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Meglio gli omogeneizzati o i liofilizzati? Ecco in che cosa si differenziano e in quale fase dello svezzamento è preferibile alternarli.
Spesso utilizzati all’inizio dello svezzamento per dare poi spazio agli omogeneizzati, i liofilizzati sono in genere la prima tipologia di alimento specifico per la prima infanzia con cui la mamma e il bambino entreranno in contatto.
I liofilizzati, infatti, sono consigliati dai pediatri soprattutto quando il piccolo viene svezzato prima del sesto mese. In genere si utilizzano quelli a base di carne per preparare la prima pappa, stemperati nel brodo di verdure prima e in quello di carne poi con le farine apposite. Quando il bambino mostra difficoltà ad accettare una prima pappa sapida, si possono invece utilizzare per la preparazione delle pappe dolci, le tipologie a base di frutta, da preparare con creme di cereali o latte.
Per quanto riguarda il lato pratico, i liofilizzati si conservano più a lungo poiché il procedimento di preparazione prevede l’omogeneizzazione delle materie prime, selezionate e controllate scrupolosamente, prima di passare a una fase di congelamento e di essicazione, che li rende un composto farinoso e a lunga conservazione.
Proprio grazie al particolare processo industriale di produzione, infatti, i liofilizzati possono essere conservati per lunghi periodi benché assolutamente privi di additivi o conservanti. Sono composti facilmente trasportabili e utilizzabili, poiché in caso di emergenza possono essere facilmente reidratati con l’aggiunta di acqua naturale, o sciolti nel brodo.
Per tutte quelle mamme che temono il processo di produzione, è necessario ribadire che la liofilizzazione mantiene integri tutti i principali nutrimenti contenuti nell’alimento, che si tratti di carne, di pesce, di frutta o di verdura, e che anche il sapore è piuttosto naturale dopo averli reidratati: questo rende molto facile il gradimento da parte del bambino.
Lo svantaggio principale dei liofilizzati è il costo, poiché il procedimento è molto lungo e complesso e ha dei costi elevati che influiscono sul prezzo finale del prodotto: per questo in genere le mamme li utilizzano soltanto in casi di emergenza.
Molte madri, tuttavia, ritengono che sia più giusto preparare con le proprie mani la pappa del bambino e preferiscono evitare di ricorrere a liofilizzati e omogeneizzati: bisogna tuttavia ricordare che spesso è proprio il pediatra che ne consiglia l’utilizzo, perché la digeribilità di questi prodotti facilita il primissimo svezzamento soprattutto, come già ricordato, nel caso sia necessario integrare una pappa (sapida o dolce) magari già dal quarto mese.
Fonte: Mammaoggi
Articolo originale pubblicato il 19 ottobre 2011
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