"Hanno cercato di uccidermi": Britney Spears denuncia la Tri Star Entertainment

La popstar ha dichiarato di essere pronta ad intraprendere un'azione legale nei confronti di Lou Taylor, a capo della società statunitense, e di Robin Greenhill, sua ex manager.

Britney Spears è pronta a fare causa alla Tri Star Sports & Entertainment, la società di gestione aziendale che ha avuto un ruolo molto importante durante il periodo di conservatorship alla quale la pop star è stata sottoposta. Nello specifico, Spears ha accusato Lou Taylor e Robin Greenhill di aver tentato di ucciderla quando lei ha minacciato di fare causa alla compagnia. La popstar ha denunciato tutto sui social, raccontando di un incontro avuto con Taylor, a capo della Tri Star e Greenhill, sua ex manager, nel 2008, poco prima di essere privata della gestione dei suoi beni.

“Una settimana prima che mi rinchiudessero in quella clinica quelli della Tri Star mi hanno invitata nei loro uffici. Erano così belle e carine con le loro gentilezze ‘siamo qui per farti sentire speciale’. Ho pranzato con Lou e Robin, mi hanno detto ‘Britney guarda che bella la tua foto che abbiamo appeso al muro’. Quelle stesse st***ze che mi hanno quasi ucciso una settimana dopo. Mio padre adorava quelle due donne e avrebbe fatto qualsiasi cosa gli avessero chiesto! Loro stavano cercando di uccidermi, ancora oggi credo che sia ESATTAMENTE quello che stavano cercando di fare.

Poi la popstar ha precisato che “molti non avrebbero sopportato quello che mi hanno fatto. Mi ricordo tutto ciò che ho subito e farò causa alla Tri Star. Per adesso sono riusciti a farla franca, ma io sono qui e ogni giorno ricorderò loro quello che mi hanno fatto”. Alle sue affermazioni hanno fatto seguito quelle della sua ex stylist, Tish Yates, che ha affermato: “Sono d’accordo al 100% con te. Anche io sono convinta che stessero cercando di farti fuori”.

Accuse molto pesanti che però la Tri Star avrebbe definito false. “Queste affermazioni sono completamente false, oltre che altamente offensive, dannose e inaccettabili“, hanno risposto dall’azienda, come riportato dal sito Rolling Stone.

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