Collutorio: consigli per l'uso

Il collutorio è un prodotto farmaceutico utile per curare l'igiene orale, senza dimenticare l'uso dello spazzolino, del dentifricio e del filo interdentale. Ecco alcuni consigli su quale scegliere e quando usarlo.

Mal di denti? No, grazie. E per evitarlo, curare la propria igiene orale è essenziale. Oltre lo spazzolino, il dentifricio e il filo interdentale, è consigliato l’utilizzo del collutorio. Questo è un prodotto farmaceutico, antisettico e anti-placca, che presenta pochi effetti collaterali.

Utilizzato già dai Greci e dai Romani, il collutorio è una sostanza principalmente a base di fluoro, ma può contenere anche mentolo, timo, eucalipto, enzimi, calcio, sodio, xilitolo e altre sostanze. Il suo utilizzo garantisce una discreta salute dentale, perché, grazie alla sua consistenza liquida, raggiunge zone fuori dalla portata delle setole di uno spazzolino.

In commercio, sono presenti diversi tipi di collutorio, a prescindere dalla marca. Esistono collutori con clorexidina, quelli a base di fluoro e quelli a leggera azione disinfettante. I primi sono disinfettanti non tossici, detti anche collutori medicati, vendibili solo dietro prescrizione medica e consigliati dopo interventi in quanto velocizzano anche la cicatrizzazione, possibilmente da utilizzare con prudenza. È consigliato infatti un utilizzo non prolungato per più di 2-3 settimane, in quanto l’abuso infiamma le mucose e crea resistenza batterica. Inoltre, sarebbe prudente non bere, mangiare e fumare per la mezzora successiva al trattamento.

I collutori a base di fluoro, invece, sono solitamente utilizzati per prevenire carie e ridurre la sensibilità dentale, ma anche per riminalizzare i denti. Questo tipo di collutorio non ha particolari controindicazioni, ma se è contenuta anche una piccola quantità di dolcificanti acariogeni – xilitolo, sorbitolo, sucralosio e saccarina sodica – e alcol, è possibile dopo un uso abbondante e prolungato patire delle irritazioni alla mucosa orale.

Esistono poi i collutori a base di oli essenziali, a leggera azione disinfettante, che svolgono una funzione antisettica e un’azione contro la placca batterica. L’ingrediente principale è quindi l’olio essenziale, soprattutto quello alla menta piperita, o al mentolo, timo, salvia, limone o cannella. Il suo impiego non è particolarmente controindicato, è anzi adatto a chi vuole mantenere un’ottima salute dentale. Assolutamente sconsigliati, invece, i collutori fai da te.

Sciacquare disinfettando la bocca con del collutorio è una semplice abitudine. In base alla marca e alla tipologia, basta versarne in un bicchiere una certa quantità e, senza ingerirlo, pulire la bocca tenendo le labbra chiuse o gargarizzando per un minuto, per poi buttarlo fuori e godere di un alito fresco e pulito.

Sul quando utilizzare il collutorio, esistono pareri diversi. I dentisti consigliano di solito di usare il collutorio prima di aver lavato i denti con spazzolino e dentifricio, perché ammorbidisce la placca batterica e le particelle tra i denti, facilitandone in seguito la rimozione spazzolando. Altri però consigliano di usarlo dopo, in quanto pulisce e disinfetta la bocca eliminando ogni residuo di sporco.

Ricordiamo, infine, che il collutorio non può sostituire la pulizia dentale svolta da un professionista e che deve sempre essere accompagnato dall’utilizzo dello spazzolino e del filo interdentale. Poi non lamentatevi del mal di denti.

Fonte: In Erboristeria.

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