Cosa fare se i bambini piangono all’asilo, consigli e trucchi

Un piccolo decalogo con i comportamenti da adottare e le parole più giuste per consolare i piccoli

Le lacrime dei figli al momento della separazione sono il terrore di tutti i genitori, eppure questo è un problema che va affrontato: cosa fare se i bambini piangono all’asilo, ci sono consigli da seguire e trucchi da mettere in pratica per evitare ulteriori traumi?

Grazie a educatori e psicologi dell’infanzia è effettivamente possibile raccogliere in un piccolo decalogo qualche dritta utile in questa situazione.

È, infatti, quasi inevitabile che i bambini piangano quando vengono lasciati da mamma e papà all’asilo. E, se alcuni dei piccoli che hanno frequentato il nido si “salvano” da questo impatto emotivo perché già abituati a stare fuori casa, per tutti gli altri lacrime, pianti e grida sono da mettere in conto.

Le ragioni della loro “disperazione” sono comprensibili: non hanno ancora la capacità di capire che mamma e papà (o i nonni o la babysitter) torneranno a prenderli dopo poche ore, per questo si sentono abbandonati. Si trovano, poi, in un ambiente sconosciuto, con nuovi adulti a fare da punto di riferimento, e devo iniziare a relazionarsi in uno spazio ristretto con altri bambini della loro età. Una bella sfida. Anche i genitori, tra l’altro, sono pieni di timori, dubbi e sensi di colpa, tutte emozioni negative che rischiano di trasmettere ai piccoli.

L’inserimento – un breve periodo in cui i bambini si lasciano gradualmente a scuola, prima per poco tempo, poi sempre per più ore fino a raggiungere la giornata completa – è un banco di prova per tutti, genitori, figli e maestre. In questo periodo si possono studiare le reazioni dei piccoli, si impara a controllare i propri sentimenti e a capire come comportarsi.

Bisogna cedere al pianto del bambino o lasciarselo alle spalle fingendo di avere il cuore di pietra? Quali sono le parole e le frasi migliori da usare? Ogni situazione è diversa, ecco però consigli e trucchi pratici generalmente validi.

Cosa fare se i bambini piangono all’asilo

  • Fiducia negli insegnanti. La fiducia negli insegnanti, nella loro esperienza e nei loro metodi educativi è il primo passo per un inserimento sereno in asilo. Informatevi prima incontrando le maestre e parlando con loro. Sapendo che la vostra fiducia è ben riposta tutto sarà più semplice.
  • Serenità dei genitori. Il bambino percepisce le ansie dei genitori, dunque è fondamentale mantenere, quando si portano i figli all’asilo, un atteggiamento di tranquillità. Se sarete voi i primi a essere titubanti e spaventati, come potranno non esserlo loro?
  • Saluto affettuoso. Il bambino non va lasciato di corsa, per fuggire al lavoro, senza un saluto adeguato. Va abbracciato, rassicurato, coccolato. Ditegli che sarete presto di ritorno, dategli un bel bacio e andate via sorridendo. Vedervi preoccupate potrebbe instillare ansia nel bambino.
  • Fermezza nei comportamenti. Essere fermi nelle decisioni è fondamentale: è importante non accontentare il bambino che per un giorno vuole restare a casa né mettersi dietro a una colonna ad aspettare per vedere se piange e poi tornare per consolarlo. Meglio un saluto affettuoso, sorridente ma deciso. Mai guardarsi indietro!
  • Pianto disperato. Se il pianto si fa disperato, singhiozzante, potete calmare il piccolo prima di andare via, ma sempre in accordo con le maestre.
  • Rituali mattutini. Create insieme un rituale che prepari all’asilo: la scelta dei vestiti, la colazione, la preparazione dello zainetto sono tutte azioni da fare insieme e ripetutamente che tranquillizzano i piccoli.
  • Giocattolo preferito. Se i piccoli sono inquieti (alcuni giorni potrebbero essere entusiasti all’idea di andare a scuola, altri disperati), possono portare con loro il giocattolo preferito. Sarà un “pezzo” di casa rassicurante da tenere sempre vicino.
  • Puntualità. Fondamentale la puntualità quando si vanno a riprendere i figli a scuola, perché fino ai 6 anni è sempre forte il timore di essere abbandonati.
  • Occhio al fratellino. Se la mamma rimane a casa con un fratellino o una sorellina appena nati il timore di perdere l’affetto dei genitori si moltiplica. Importante: mai fare paragoni tra i figli e dare a tutti le giuste rassicurazioni e attenzioni.
  • Rientro dalle vacanze. Il rientro dalle vacanze o da alcuni giorni di malattia potrebbe essere duro, è necessario avere più pazienza e mettersi in ascolto in questo periodo particolare.
  • Evitare altri traumi. L’inserimento all’asilo è un grande cambiamento per il bambino, quindi è meglio evitare altri traumi nello stesso periodo come cambiare casa o stanza per dormire.
  • Presenza fuori dalla scuola. Infine, una volta usciti dall’asilo, i bimbi dovranno passare più tempo possibile con mamma e papà. Piano piano impareranno a raccontare le loro giornate (iniziate voi col dire quello che avete fatto nel tempo lontani da loro) e vorranno replicare giochi e disegni.
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