Francesca De André: "Non date la colpa alle vittime di violenza, ci impaurite"

L'ex gieffina, che durante il mese di maggio era riuscita a denunciare le aggressioni dell'ex compagno, ha mostrato il suo volto tumefatto sui social, cercando di sensibilizzare sul timore nel denunciare queste situazioni.

Francesca De André continua a sensibilizzare a proposito della sua drammatica storia di violenze. Già a inizio maggio aveva reso pubbliche le gravi condizioni fisiche in cui si era trovata a causa di un’aggressione domestica, ma allora non aveva avuto le forze di parlarne apertamente. Dopo quasi un mese, la donna è riuscita ad aprirsi in un’intervista per Chi, denunciando così in prima persona gli abusi del compagno.

Nell’intervista di Gabriele Parpiglia, rimandata molte volte perché “Francesca era in ospedale in codice rosso“, la nipote di Fabrizio De André ed ex gieffina ha raccontato delle violenze fisiche e psicologiche che sin dal 2019 ha subito dal suo ex compagno Giorgio Tambellini. In particolare, è stato l’ultimo episodio, che ha coinvolto anche i carabinieri e ha visto la donna arrivare in pronto soccorso in condizioni molto gravi, a convincere De André a denunciare apertamente il fatto.

Quando il Corriere della Sera ha poi chiesto a Francesca De André come mai non avesse denunciato prima, l’influencer ha risposto: “Perché avvertivo un diffuso senso di colpa, era come se quello che stava avvenendo fosse, in fondo, anche sulle mie spalle. E mi aggrappavo ai momenti di calma, di quiete“. Al quotidiano ha poi dichiarato di aver ricevuto molti messaggi di supporto e racconti di esperienze simili, ma anche molte critiche.

Così, prima il giornalista Gabriele Parpiglia, poi De André, hanno reso pubblica una foto del volto tumefatto di quest’ultima, denunciando non solo l’accaduto ma soprattutto le accuse che le sono state rivolte di cercare popolarità o fare vittimismo.

Nessuno si permetta di addossare colpe a chi è stata vittima di tali violenze. Sapete quanto anche le accuse che fate siano incisive sulla paura di non essere creduta e quindi di reagire, denunciare e raccontare la verità uscendo da determinati meccanismi dove si rischia troppo facilmente la vita?

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