"Voglio i nomi di chi ha il ciclo", l'intervista delle Iene alla direttrice

Un servizio del programma di Italia 1 ha cercato di fare luce sulla vicenda del supermercato Conad di Pescara. In esclusiva la nota vocale in cui la titolare ha minacciato le dipendenti per aver lasciato un assorbente fuori posto.

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Voglio il nome e cognome di chi oggi ha il ciclo mestruale, ok? Sennò gli calo le mutande io”. Questo il messaggio vocale della direttrice del supermercato Conad di Pescara inviato su una chat di colleghi, dopo aver trovato un assorbente fuori posto in bagno. Un servizio delle Iene di mercoledì 4 maggio ha cercato di fare luce sulla vicenda, che ha sconvolto l’opinione pubblica italiana, dopo che la Filcams Cgil ha denunciato l’accaduto. In esclusiva è stata riprodotta tutta la nota vocale inviata dalla titolare.

Alice Martinelli, inviata della famosa trasmissione di Italia 1, ha ascoltato le testimonianze di dipendenti ed ex-dipendenti, per poi confrontare direttamente la responsabile del punto vendita. La quale ha cercato di spiegare le proprie ragioni.

Una dipendente, che ha preferito non mostrare il viso, ha raccontato le dinamiche dell’episodio:

Praticamente ha visto le telecamere delle persone che andavano al bagno in quell’ora. Alle donne che avevano il ciclo ha aperto l’armadietto, per cercare la marca dell’assorbente in questione. Io so che qualcuna si è fatta controllare per non avere ripercussioni”.

La donna ha poi continuato: “Lei è un capo che mette terrore, hai sempre paura di sbagliare”, seguitando a fornire i dettagli su alcune punizioni che la direttrice è solita impiegare nei loro confronti. Tendenzialmente proibisce ai lavoratori di usare i servizi igienici. Quello dell’assorbente non sarebbe stato un caso isolato, un attimo di sfogo, infatti, ma solo “la punta dell’iceberg di una situazione veramente tesa”, come ha commentato Alice Martinelli.

Nel suo servizio, un’ex-dipendente ha poi spiegato: “Io vedevo colleghe obbligate a stare in cassa e, quando dovevano andare in bagno, avere paura di metterci più di un minuto”. Un’altra persona che non lavora più in quel market ha raccontato la sua esperienza in riferimento a un episodio passato. Conoscendo la personalità della titolare l’uomo ne ha registrato le parole. Grazie alle quali la donna è ora a processo per estorsione e ha dovuto risarcire l’ex-dipendente di fronte al tribunale del lavoro.

La tua vita qui dentro sarà un inferno. Fosse l’ultima cosa che faccio, tu da qui esci a quattro zampe. Non ti licenzio perché non te la pago la disoccupazione due anni! Te ne vai strisciando, piccolo stupido di 40 anni! Lui non si può muovere dalla cassa non deve nemmeno respirare; deve chiedere l’autorizzazione per andare al bagno, una sola volta, e accompagnato. È chiaro per tutti?”.

L’inviata delle Iene ha poi intervistato la direttrice, che ai microfoni del programma ha affermato:

Io non ho effettuato nessuna perquisizione corporea. Chiunque viene qui può respirare un clima sereno, io tratto bene i miei dipendenti e lo dico a voce forte“.

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