Monica Bellucci, meglio le rughe del botox

Una donna splendida, l’attrice Monica Bellucci, 47 anni, sposata con l’affascinante attore e regista Vincent Cassel, due altrettanto splendide bambine, è serena con il mondo ed in pace con sè stessa. Considerata da molti una delle più belle donne al mondo, non ha paura degli anni che passano, vuole che la natura faccia il suo corso ed accetta senza alcun timore che il tempo segni il suo viso, ben vengano le rughe, in buona sostanza. Una decisione coraggiosa, visto che la sua fortuna è proprio la bellezza del suo viso che sfiora la perfezione.

Monica Bellucci racconta al settimanale “Vanity Fair” di non essere mai ricorsa all’aiutino del chirurgo plastico, botox, botulino e dintorni non fanno parte della sua vita, solo qualche anno fa aveva fatto un trattamento alle vitamine. Non è la prima volta che l’attrice parla della sua volontà di lasciar far a madre natura, che con lei è stata molto generosa, ed è una decisione molto coraggiosa, se consideriamo che il viso per lei è uno strumento di lavoro.

Ma per lei quello strano modo di pensare delle donne dello spettacolo di dimostrare quello che non sono più, delle ventenni ad ogni costo, non è la priorità. Ad un volto tirato, di plastica, quasi inespressivo, preferisce una ruga che è anche segno di una vita vissuta.

Il passare degli anni determina anche un cambiamento fisico, la pelle non è poi così luminosa, il contorno delle labbra non è più definito, le zambe di gallina si vedono un po’ di più, la menopausa incombe, pensi di essere meno sensuale, una nuova fase della vita che terrorizza tutte le donne,
indietro non si può tornare, ma si può migliorare lo stile di vita:

Sono mentalmente pronta, e non mi fa paura. Da grande sostenitrice dell’omeopatia, penso di ricorrere in primis alle alternative che offre. Poi vedrò se ho bisogno delle tradizionali terapie ormonali sostitutive.

Una strategia che dovremmo imparare in molte, Monica Bellucci non ricorrerà a metodi drastici, ogni donna ha una stagione diversa da vivere, dall’adolescenza all’età matura, la prende con ironia:

Che liberazione da quella fatica. Diventi più ironica e distaccata, provi finalmente un po’ di compassione per te stessa.

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