
Tinta per sopracciglia: 4 prodotti per farla a casa in sicurezza
Oggi è possibile effettuare la tinta per sopracciglia a casa in tutta sicurezza: basta usare i prodotti giusti e formulati proprio per questo scop...
Dalle tipologie ai tempi di guarigione fino ad alcuni consigli e i possibili rischi.
Segno distintivo del movimento punk degli anni Settanta, il piercing al labbro inferiore è tra i più popolari ancora oggi, dove è diffuso con il nome di labret, Quella di perforare la cute (to pierce) è una pratica tribale tornata molto di moda negli ultimi anni, in nome di un ribellismo e una trasgressione comuni a molti gruppi giovanili.
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Certo è che non è indolore e non manca di creare dei problemi se non realizzato da piercer professionista; malgrado questo, bisogna prestare particolare attenzione soprattutto all’igiene e ai tempi di guarigione, così da evitare spiacevoli rischi e infezioni che potrebbero costringere la persona a rimuovere il gioiello. Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere sul piercing al labbro inferiore, dai tipi ai tempi di guarigione fino ai rischi.
Quando si parla di piercing al labbro inferiore in genere si pensa al classico foro su un lato in cui viene applicata una pallina o un anello, ma con il passare degli anni le nuove mode hanno aperto le porte ad una vasta scelta. Ad oggi, infatti, ve ne sono molti e questi sono solo alcuni:
Ci vogliono almeno dai due ai tre mesi prima che il foro possa definirsi guarito iniziando il processo di rimarginazione. In questo periodo viene consigliato anche di smettere di fumare in quanto è fondamentale che la ferita non entri in alcun modo a contatto con potenziali sostanze dannose che potrebbero causare il sorgere di arrossamenti, senso di dolore o infezioni.
Per aiutare il processo di guarigione, ogni qualvolta si vada a toccare il piercing o la ferita è buona abitudine lavarsi sempre le mani con un sapone antibatterico così da evitare spiacevoli infezioni. Per questo motivo ci si può munire di una combinazione salina – acquistabile in farmacia o da preparare anche a casa semplicemente facendo bollire un bicchiere d’acqua con un cucchiaino di sale – e passarla sulla zona interessata con l’ausilio di un cotton fioc.
Durante il periodo di guarigione non bisogna cambiare il piercing, e lo stesso vale se il buco si infetta: in questo caso è importante non togliere il gioiello poiché la stessa infezione potrebbe rimanere intrappolata nella ferita. In questi casi è sempre consigliato consultare un parere medico.
Almeno per la prima settimana, onde evitare sempre il rischio di infezioni da batteri, viene consigliato di evitare baci e sesso orale, ma anche la masticazione di chewing-gum e unghie. L’igiene è fondamentale, quindi è sempre meglio evitare di utilizzare oggetti di altre persone come bottigliette, bicchieri o posate.
Essenziale nei primi giorni come negli anni a seguire non giocare con il piercing: questo potrebbe far allargare ulteriormente il foro e allora, una volta che si andrà a rimuovere il gioiello, il foro e la cicatrice potrebbero risultare più evidenti.
La zona del labbro, sebbene sia piuttosto spessa è anche ricca di terminazioni nervose e capillari, per questo motivo un piccolo passo falso può mettere seriamente a rischio la salute andando a deturpare il volto.
Da evitare di rivolgersi a figure improvvisate, amici oppure piercer alle prime armi o ancora in posti in cui si nota una igiene piuttosto carente e non garantita. Onde evitare spiacevoli inconvenienti, quando si decide di fare questo tipo di piercing – come qualsiasi altro – è sempre consigliato recarsi da piercer specializzati e fidati.
Articolo originale pubblicato il 15 maggio 2018
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