Otto curiosità su Pino Daniele, imitato a Star in the Star

Nella seconda puntata dello show condotto da Ilary Blasi, in onda il 23 settembre, i giudici provano a indovinare chi si nasconde sotto il travestimento del cantante napoletano. Ecco alcune cose che probabilmente non sapete su di lui.

Ilary Blasi conduce Star in the Star, in onda il 23 settembre su Canale 5 con la seconda puntata. Nel nuovo show di Mediaset, una giuria (composta da Marcella Bella, Claudio Amendola e Andrea Pucci) deve indovinare chi si nasconde sotto le maschere dei personaggi famosi che si esibiscono. Sono vip, ovviamente, tra cui Massimo di Cataldo, il primo ad essere scoperto sotto il travestimento da Elton John. Tra le celebrità imitate nel programma c’è anche Pino Daniele, l’icona blues di Napoli. Ma ci sono otto cose che, probabilmente, non sapete su di lui.

  1. Non ha avuto un’infanzia facile. Primogenito di sei figli, la sua famiglia viveva in condizioni economiche tragiche, tanto che (secondo quanto raccontato da un amico di famiglia) non poteva permettersi nemmeno di comprare la fotografia che annualmente veniva scattata a scuola. Per avere una vita più decorosa, fin da piccolo è andato a vivere con due zie acquisite.
  2. La sua musica fonde moltissimi generi diversi: dal rock, al jazz, al blues. È lui stesso a inventare uno stile tutto suo e a chiamarlo tarumbò, per indicare l’unione tra la tarantella, tipica della sua zona d’origine, e il blues, mescolando culture diverse.
  3. Nel 1980 ha aperto lo storico concerto di Bob Marley allo stadio di San Siro, di fronte a ottantamila persone. In quella occasione è stato consacrato come uno dei grandi musicisti italiani. Pochi anni dopo, senza un apparente motivo, ha rifiutato di aprire la data italiana del tour dei Rolling Stones.
  4. Nello stesso anno Pino Daniele ha pubblicato il suo secondo album, Nero a metà, che lo ha portato ufficialmente al successo. Il disco ha venduto circa trecentomila copie, e la rivista Rolling Stone l’ha inserita in diciassettesima posizione nella classifica dei cento album italiani più belli di sempre.
  5. Quando è certamente una delle canzoni più conosciute e amate del cantautore napoletano. Il brano, scritto nel 1991, ha fatto parte della colonna sonora del film Pensavo fosse amore…invece era un calesse di Massimo Troisi, amico fraterno di Daniele. È stato lui a firmare le musiche di altre due pellicole di Troisi, Ricomincio da tre e Le vie del Signore sono finite.
  6. Nel corso della sua carriera ha collaborato con i più grandi nomi della musica italiana: Franco Battiato, Francesco De Gregori, Lucio Dalla, Claudio Baglioni, solo per citarne alcuni. Durante le sue esibizioni dal vivo, poi, ha diviso il palco con artisti del calibro di Eric Clapton, Robert Randolph, Pat Metheny.
  7. Anche se può sembrare strano, un cantautore così amato e famoso come Pino Daniele non ha mai partecipato come concorrente al Festival di Sanremo. Soltanto nel 2019, a quattro anni dalla sua scomparsa, gli è stato assegnato un premio alla carriera, che è stato ritirato dalle sue figlie.
  8. Nel 1994 ha preso parte ad un tour molto particolare: il palco era diviso tra lui, Jovanotti ed Eros Ramazzotti. Tre artisti che non potrebbero essere più diversi, che si sono esibiti alternando i propri stili ma contaminandosi tra loro, partecipando gli uni ai brani dell’altro.

A Star in the Star, i giudici non sono ancora riusciti ad indovinare chi si cela sotto la sua maschera, anche a causa della difficoltà di imitare una voce così particolare come quella di Pino Daniele. Ma sul web hanno iniziato a circolare alcune ipotesi, e tra i possibili nomi, quello che è stato fatto più volte è quello del cantante Sal Da Vinci, mentre Marcella Bella pensa che possa essere Gigi Finizio.

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