Abito da sposa rosso: trend o tradizione?

Sposarsi in rosso è considerata una scelta audace, in realtà appartiene alla tradizione nuziale fin dall'epoca romana.

La maggior parte delle future spose ci fa un pensierino, ma sono poche a d avere il coraggio di osare. Sposarsi con un appariscente abito da sposa rosso è una scelta quasi sempre controcorrente, e spesso a farla sono donne al secondo matrimonio, oppure già mamme.

Sebbene le ragazze di oggi siano più audaci rispetto a qualche anno fa, il desiderio di indossare un abito particolare per le nozze è molto spesso messo da parte per paura di spezzare una tradizione ormai consolidata.

Che sia sartoriale o confezionata, la mise rossa deve comunque adattarsi alla personalità della sposa, e magari anche al contesto nel quale si celebrerà il matrimonio. Se infatti qualche anno fa anche il sacerdote più moderno avrebbe storto il naso di fronte a una sposa scarlatta, adesso sembra esserci molta più libertà anche in questo, sebbene in chiesa sia sempre richiesto un certo decoro e totale rispetto della sacralità del luogo.

La maggior parte delle donne, tuttavia, non sa che nei secoli passati l’abito da sposa tradizionale era proprio rosso, mentre il candido bianco è stato preso in considerazione a partire dal 1840, quando la Regina Vittoria decise di sposarsi indossando un vestito di questo colore semplicemente per poter utilizzare alcuni pizzi preziosi che già possedeva.

Andando ancora più indietro nel tempo, le spose romane indossavano veli fuoco rosso, esattamente come oggi accade in Grecia e Albania, mentre in Cina si usano proprio abiti scarlatti e non solo, infatti questa tonalità compare in molti altri dettagli del rito nuziale.

Il significato del rosso nelle spose è presto detto e si lega alle antiche superstizioni, secondo le quali il colore del sangue serviva per proteggersi dal male. Nel Medioevo, invece, il rosso veniva usato per sottolineare lo status elevato della donna.

Alla luce di questo excursus storico, la scelta di sposarsi in rosso può essere considerata come una continuazione della tradizione, sebbene stoni abbastanza con l’immagine della purezza e verginità che si identificano solitamente con il bianco.

Secondo un’altra teoria, in passato il colore dell’abito nuziale veniva scelto personalmente dalla sposa che, a seconda della tonalità, determinava il suo destino. Il blu simboleggiava l’amore eterno, il verde la vergogna di mostrarsi in pubblico, il giallo un sentimento di pena nei confronti del futuro marito, mente il nero la voglia di tornare indietro nel tempo.

Questi sono solo alcuni esempi, e certo non farà piacere alle ragazze che stanno optando per un matrimonio in rosso sapere che questo colore veniva associato a un destino di sofferenza…

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