Alessia Piperno: dopo l'arresto in Iran si muove la Farnesina

La travel blogger Alessia Piperno, arrestata nei giorni scorsi in Iran, è ancora sotto la custodia del governo iraniano. Ecco qual è la strategia della Farnesina e degli 007 per riportare a casa la ragazza.

Il 28 settembre scorso, la travel blogger e influencer romana Alessia Piperno è stata arrestata in Iran. Al momento sono ignote le accuse che vengono contestate alla ragazza, che si trovava nel Paese iraniano per uno dei suoi tanti viaggi in giro per il mondo. Non è nemmeno dato sapere quali sono le sue condizioni attuali, dato che tutti i tentativi compiuti finora per stabilire un contatto diretto con le autorità iraniane non sono andati a buon fine. Da qui la nuova strategia della Farnesina e degli 007 italiani.

La Farnesina, in concerto con gli 007, punta a negoziare l’espulsione di Alessia Piperno dall’Iran e il rimpatrio immediato in Italia. Per riuscirci il prima possibile, l’auspicio delle autorità italiane è che Alessia si trovi ancora trattenuta in un posto di polizia. Se così non fosse, invece, la situazione si complicherebbe. Il timore, infatti, è che la travel blogger italiana possa essere trasferita nel carcere di Evin, o peggio ancora presso la località di Qarchak, dove si trova una prigione femminile nota alle autorità internazionali per le condizioni estreme in cui versano le detenute.

La telefonata fatta da Alessia Piperno ai genitori dopo l’arresto porta a credere che la ragazza si trovi ancora in un posto di polizia. Il padre della ragazza è convinto che la figlia sia stata arrestata mentre festeggiava il suo compleanno: se così fosse, insieme a lei sarebbero state arrestate altre due persone, un polacco e un francese, due suoi amici. Tale ricostruzione è verosimile, in quanto l’Iran dell’ayatollah Ali Khamenei ha confermato di aver arrestato nove cittadini stranieri, di cui due di nazionalità polacca e francese.

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