Come spendere i soldi in famiglia: la guida

Dalle spese essenziali al risparmio, passando per la cultura e i regali, i consigli per non sbagliare

Non è sempre facile capire come spendere i soldi in famiglia affinché bastino per tutto il necessario e, magari, avanzi qualche risparmio da mettere da parte: per questo abbiamo pensato a una guida molto semplice, adatta anche a chi ha poche conoscenze in campo finanziario. Bastano la voglia e la pazienza di applicarsi per migliorare le proprie risorse.

Il primo passo è, naturalmente, conoscere le entrate, per sapere quale è la cifra che si può spendere in famiglia. È importante che le entrate siano sempre superiori alle uscite, così da non finire con il conto in rosso o con arretrati da pagare che si accumulino mettendo in difficoltà nei periodi successivi.

Come spendere i soldi in famiglia

Una volta fatto il conto di tutte le entrate nette in famiglia (stipendi, pensioni, assegni di mantenimento, contributi sociali, altre entrate come affitti di immobili e interessi sugli investimenti), si può calcolare il bilancio familiare, affiancando alle entrate le uscite.

Per non incappare in errori, può essere utile affidarsi a un calcolatore di budget online gratuito, come quello del progetto FamilyMI, realizzato da Global Thinking Foundation. Uno strumento che permette di pianificare e calcolare il bilancio familiare nel dettaglio.

Dividere il budget: la regola del 50/20/30

La regola del 50/20/30, ideata dall’economista Elisabeth Warren, è perfetta per una prima divisione del budget tra spese fondamentali, spese secondarie e risparmi da accantonare. Si può, infatti, grossomodo distribuire le entrate nette destinandone:

  • il 50% a spese essenziali, come affitto, utenze, spesa alimentare, farmaci e tutto ciò di cui non si può fare a meno;
  • il 20% al risparmio;
  • il 30% a spese secondarie non necessarie alla sopravvivenza ma che incidono sulla la qualità della vita, come viaggi, regali, hobby, abbigliamento.

Spese essenziali

Le uscite fondamentali sono quelle a cui non si può rinunciare per vivere.

Ne fanno parte prima di tutto le spese domestiche ordinarie. Che comprendono tutto quello che ci permette di avere un tetto sopra la testa e di sostentarci, dall’affitto alla spesa alimentare passando per le bollette, le visite mediche, i farmaci e i trasporti per andare a lavorare.

A quelle ordinarie si affiancano, poi, le spese domestiche straordinarie, anch’esse necessarie, come la manutenzione della casa, dei mezzi di trasporto e le visite mediche una tantum che esulano dalla normale prevenzione. La manutenzione (della casa come dell’auto e, in senso figurato, del nostro corpo) permette di prevenire problemi e danni che, in un secondo tempo, si potrebbero pagare molto più cari.

Tra le spese imprescindibili anche tasse e imposte, e ancora assicurazioni, servizi finanziari e prestiti da rimborsare.

Spese secondarie

Una volta tolte “di mezzo” le spese essenziali, si può riservare una parte delle entrate a quelle accessorie. Non sono uscite necessarie, ma sono senz’altro le nostre preferite. Quelle che ci regalano il piacere di vivere, che migliorano la qualità delle giornate, il livello di soddisfazione, la cultura di tutti i componenti del nucleo familiare.

Ne fanno parte le spese per abbigliamento e accessori in più, per la cultura (libri, teatro, cinema, musica), per le attività ricreative, per gli hobby, per lo sport, per la tecnologia. E poi per i viaggi e le vacanze, per le cene fuori e le uscite con gli amici, per i regali.

Se ci sono dei bambini, sono per lo più i genitori a decidere per loro. Quando i piccoli crescono, specialmente con l’adolescenza, è importante che vengano messi a conoscenza del budget che hanno a disposizione per le attività e per le loro spese secondarie, e che imparino a usarlo con consapevolezza.

Risparmi e investimenti

Una parte delle entrate, se possibile, dovrebbe essere messa da parte in forma di risparmi per situazioni impreviste e spese inaspettate. Se il flusso lo permette, infine, è utile valutare un qualche tipo di investimento, volto al miglioramento della situazione finanziaria della famiglia.

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