Brigitte Bardot e il ricordo del cagnolino ET: "Sono devastata"

L’attrice francese ha ricordato il suo animale da compagnia, morto da poco. in un lungo post X: “Era la mia ombra e la mia luce”.

Brigitte Bardot ha pubblicato un dolce post in ricordo del suo cagnolino ET, morto da poco. Sul social X, la diva francese ha postato la foto di un biglietto con scritte le seguenti parole: “Il mio meraviglioso e amatissimo piccolo ET è morto il 20 aprile, lasciandomi devastata dal dolore. Era la mia ombra e la mia luce. Il mio cuore è freddo”.

Oltre alla foto del biglietto, anche uno scatto nel quale vediamo l’attrice mentre tiene in braccio il suo cane. Moltissimi i commenti dei fan, che lasciano sotto al post messaggi di condoglianze come: “So cosa vuoi dire, anche io ho perso l’amore della mia vita il 17 agosto 2023, e da allora sono a pezzi”, oppure: “Mi dispiace tanto, Brigitte. Ti abbraccio forte”.

Un altro utente, invece, commenta: “Sono così triste per te, gli animali sono come i bambini e il loro amore è così puro. Sono sicura che è ancora vicino a te. È triste e difficile superare questo momento”.

Brigitte Bardot, oggi 89 anni, è famosa per essere una grande amante degli animali, nonché un’attivista per i loro diritti. Qualche anno fa, l’attrice si era espressa contro la “Festa del cane” di Barjols, un festival di caccia al cervo con i cani. “Abito nel Var, e il nostro dipartimento già non ha più uccelli, fagiani, lepri, tutti uccisi dai cacciatori. Ci mancava questa pagliacciata. Barjols ha altre cose da proporre che non le pratiche vergognose che ormai interessano solo a qualche scemo”, ha commentato a 7 del Corriere della Sera.

Quarantasei anni fa ho donato la mia vita agli animali”, aveva raccontato al giornale in quell’occasione. “All’inizio mi ridicolizzavano. Mi sono tante volte lamentata delle ingiustizie tra gli uomini, ma per me comunque non erano niente rispetto alle ingiustizie che gli uomini fanno subire agli animali. Non mi sono arresa”.

Nonostante tutti gli ostacoli, ho avuto il coraggio di continuare quel che avevo cominciato. Sì, mi sento una pioniera perché sono la prima ad avere denunciato i maltrattamenti sugli animali. Ho vinto davvero solo una battaglia: quella delle foche, dopo trent’anni di attesa. Ma ho influenzato l’opinione pubblica, e questo è molto importante. Quindi sono fiera di ciò che ho ottenuto, anche se c’è ancora moltissimo da fare.

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