Eurovision 2022, gli organizzatori: "Basta alle critiche, rispettiamo gli altri"

Il contest presentato da Pausini, Mika e Cattelan sarà ospitato a Torino dal 10 al 14 maggio. Nei giorni prima del suo inizio, però, è stato preso di mira da diverse polemiche, a cui l'EBU invitando al rispetto reciproco.

Con la vincita dei Måneskin all’edizione del 2021, l’Italia è stata scelta come sede per l’Eurovision 2022, la competizione canora nata con lo scopo di unire la comunità internazionale. Il programma, però, è stato preso d’assalto dal web per diversi motivi, tra cui le condizioni dei volontari che vi lavoreranno. Così, l’European Broadcasting Union ha deciso di rispondere alle critiche.

La 66° edizione dell’Eurovision Song Contest avrà luogo al PalaOlimpico di Torino dal 10 al 14 maggio. Dopo trent’anni, l’Italia sarà ancora sede del programma grazie alla vincita dei Måneskin nel 2021 con la loro Zitti e buoni; a gareggiare per il nostro paese ci saranno Mahmood e Blanco dopo la vittoria a Sanremo con una versione modificata di Brividi.

Nonostante si professi un evento creato per unire diversi paesi del mondo, l’Eurovision è stato contestato duramente nelle settimane prima del suo inizio, e non solo per alcuni problemi tecnici. Sono infatti circolate email in cui gli organizzatori dichiarano di aver escluso dal buffet i “600 giovani maggiorenni” che lavoreranno volontariamente durante tutta la durata dell’evento, con turni di 6/8 ore. Gli organizzatori sono così stati tacciati di “sfruttamento non retribuito”, ma la cosa non è passata inosservata.

Con un comunicato su Twitter, l’European Broadcasting Union (EBU), organizzatore dell’evento, ha dichiarato di condannarefermamente tutte le forme di discriminazione” e di essere “sconvolti dal livello di abusi online diretti a chi sta lavorando duramente nel produrre l’evento di quest’anno“. Il post prosegue dicendo che “l’EBU incoraggia la libertà di parola, ma i nostri artisti, il nostro staff e i nostri volontari dovrebbero essere lasciati liberi di fare il loro lavoro senza essere abusati, minacciati e molestati“. Conclude così:

L’Eurovision Song Contest è stato creato per costruire unità. I suoi valori sono inclusività, universalità e celebrazione delle diversità attraverso la musica. Sollecitiamo quindi chi ci segue online, e i fan degli artisti che prendono parte alla competizione di quest’anno, a rispettare questi valori e tutti quelli che prendono parte alla competizione di quest’anno e a discutere degli show di quest’anno in una maniera civilizzata e rispettosa.”

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