Al Grande Fratello Vip arriva l'esuberanza di Jo Squillo

Dal successo di Siamo donne ad un canale televisivo tutto suo, dai dj set in quarantena all'attivismo per i diritti delle donne. Ecco chi è la concorrente del reality condotto da Alfonso Signorini.

Perchè sono famosa? Beh, ovviamente per le mie gambe!“: non poteva presentarsi diversamente Jo Squillo nel video che il Grande Fratello Vip ha pubblicato sulle proprie pagine social, in cui la definisce “fotonica“. L’esplosiva ed esuberante cantante e conduttrice milanese è pronta per entrare nella casa del reality di Canale 5 condotto da Alfonso Signorini, in onda ogni lunedì dal 13 settembre. Jo (al secolo Giovanna Coletti) non è nuova ai reality show: l’abbiamo infatti già vista partecipare a La Fattoria nel 2005 e a L’Isola dei Famosi nel 2014, senza mai però raggiungere la vittoria finale.

Dopo gli esordi nel mondo della musica punk rock negli Anni ’70, è negli Anni ’80 e ’90 che assistiamo alla sua affermazione come cantante dance pop, fino all’enorme successo ottenuto con Siamo donne, insieme a Sabrina Salerno. Poco dopo ha avviato anche una carriera in televisione, parallela a quella della musicista, che l’ha portata a fondare e dirigere un canale satellitare, Class TV Moda, attivo ancora oggi (visibile su Sky).

Non possiamo dimenticare, poi, il fenomeno esploso durante i mesi del lockdown. In un periodo così difficile, in cui la paura e il dolore rischiavano di prendere il sopravvento, Jo in the House ha certamente contribuito ad alleggerire la quarantena a cui tutti eravamo obbligati. Due manichini a fare da sfondo, lei vestita da discoteca, una consolle e il dj set è servito: un appuntamento che, su Instagram, ha raccolto di giorno in giorno sempre più spettatori.

Ma Jo Squillo non è solo l’anima della festa. Da diversi anni, infatti, si distingue anche come attivista per i diritti delle donne. Ad esempio, è stata la promotrice di un’installazione permanente, il cosiddetto Wall of the Dolls, creata a Milano per denunciare la violenza e il femminicidio. Un esempio che è poi stato seguito da altre città italiane.

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