Marina Ovsyannikova, la giornalista russa dissidente, viene assunta dal Die Welt

Dopo l'interruzione durante il telegiornale della TV nazionale russa come protesta contro la guerra in Ucraina e il conseguente arresto, la 43enne è stata presa nella redazione del quotidiano tedesco.

Marina Ovsyannikova, la giornalista russa che aveva fatto irruzione durante il telegiornale del primo canale della TV di Stato per protestare contro la guerra, è stata assunta dalla testata giornalistica tedesca Die Welt come corrispondente freelance.

La giornalista il 14 marzo si era esposta nella TV russa interrompendo il telegiornale e mostrando un cartello contro la guerra tra Russia e Ucraina che recava scritto “Non credete alla propaganda, vi stanno mentendo“. A seguito dell’episodio, Marina Ovsyannikova era stata arrestata e poi rilasciata, con il Cremlino che aveva liquidato il suo gesto come “teppismo”, condannandola solo al pagamento di una multa.

Il quotidiano tedesco Die Welt ha così deciso di assumere Marina Ovsyannikova come corrispondente della testata. A comunicarlo è stato il proprietario del giornale, Axel Springer, che ha precisato: “Marina riferirà per il cartaceo e per il canale di notizie TV da Ucraina e Russia“. A lui si è unito il direttore del Gruppo Welt, Ulf Poschardt: “Marina ha avuto il coraggio, in un momento decisivo, di far confrontare gli spettatori russi con la realtà. Ha difeso le virtù giornalistiche, nonostante la censure“.

Il primo articolo di Marina Ovsyannikova è uscito sulla pagina iniziale dell’edizione dell’11 aprile del Die Welt. In esso, la giornalista russa ha spiegato che “la guerra in Ucraina è stata il punto in cui non è stato più possibile tacere”, riprendendo il concetto che aveva già espresso nel videomessaggio lasciato prima di essere arrestata:

Quello che sta accadendo in Ucraina in questo momento è un crimine. La Russia ha aggredito un Paese. Tutto questo ha un nome e un cognome: Vladimir Putin. Mio padre è ucraino, mia madre è russa e non sono mai stati nemici. La Russia deve fermare questa guerra fratricida.

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