"Non c'è niente di meglio che essere magrissime": bufera su Kate Moss

Da un po’ di tempo non si sentiva parlare di lei, Kate Moss, super top icona degli anni Novanta: dopo gli scandali a base di droga e fidanzati troppo dannati (come il rocker Pete Doherty), il suo volto sembrava essere uscito dalle pagine dei tabloid scandalistici.

Invece proprio in questi giorni la modella è tornata al centro delle polemiche per alcune dichiarazioni che hanno fatto infuriare l’opinione pubblica inglese, e che in Italia sono state riprese anche dal magazine del portale Libero.it.

Nel corso di un’intervista rilasciata al sito britannico WWD.com, la Moss ha infatti sostenuto di annoverare tra i propri motti la frase “Nothing tastes as good as skinny feels“, ovvero letteralmente “Non c’è niente di più gustoso che sentirsi magrissime”.

L’affermazione è già abbastanza preoccupante di per sé, ma l’elemento che ha scatenato l’indignazione pubblica è che si tratta di un’espressione in uso nei nei siti e nei forum frequentati da ragazze con disturbi alimentari (ovvero i famigerati siti “pro-ana“, in cui ci si incoraggia a vicenda a proseguire nel proprio piano autodistruttivo, in nome di una bellezza irreale e pericolosissima).

Pertanto se a pronunciare questa frase è proprio una delle modelle più famose del mondo, a cui moltissime ragazzine sognano di assomigliare, una semplice leggerezza può diventare un pessimo esempio, nonché uno schiaffo in faccia a tutti coloro che combattono costantemente contro i demoni di anoressia e bulimia.

Le reazioni infatti non hanno tardato ad arrivare:

Penso che la Moss avrebbe dovuto riflettere prima di parlare così (ha dichiarato Katie Green, ex modella impegnata nella campagna “Dite no alle taglie zero” promossa in Inghilterra) Kate è una madre: non pensa a come potrebbero reagire i genitori di ragazzi che soffrono di disturbi alimentari leggendo le sue frasi? Noi cerchiamo di convincere le autorità a fare qualcosa per bandire le modelle troppo magre e commenti simili non ci aiutano di sicuro.

Certo è che, come sottolinea Katie Green, nonostante i tanti buoni propositi il mondo della moda continua a proporre e rafforzare un ideale di corpo femminile sempre più sottile e privo delle naturali forme della donna: recentemente ha fatto molto discutere anche il caso di Filippa Hamilton, splendida modella 23enne nonché volto storico di Ralph Lauren, che dopo 15 anni con la Casa di moda è stata licenziata perché “troppo grassa”. Le misure incriminate? 54 kg per 177 cm di altezza (ancora sotto il peso forma).

Non risultano al momento commenti ufficiali da parte di Kate Moss in risposta al polverone suscitato dalle sue parole.

Ma le andrebbe ricordato che di “skinny feels” si può anche morire.

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