Il dietro-front di Olga Plachina dopo le parole pro-Putin: "Sono per la pace"
La moglie di Aldo Montano, dopo essere stata travolta dalle polemiche per un post filo-russo, ha chiarito la sua posizione spiegando di condannare la guerra in Ucraina.
La moglie di Aldo Montano, dopo essere stata travolta dalle polemiche per un post filo-russo, ha chiarito la sua posizione spiegando di condannare la guerra in Ucraina.
“Chi sono io per giustificare questa guerra? Chi sono io per fermare Putin? Chi sono io a dare ragione a uno dei due? Sono una ragazza semplice. Sono una ragazza russa e sono fiera di essere russa. Mi è sempre piaciuto Putin, mi è sempre piaciuto il nostro regime. Il mio Stato mi ha dato tutto per crescere ed essere una ragazza felice”. Avevano fatto scalpore alcuni giorni fa le parole scritte su Instagram da Olga Plachina, moglie dell’ex scherdimore Aldo Montano, con le quali si era espressa sulla guerra Russia Ucraina che sta mietendo centinaia di vittime ogni giorno. Il post era poi scomparso.
Il 24 marzo, dopo essere stata travolta dalle polemiche – in sua difesa in un’intervista al Corriere è intervenuto anche il marito, uscito dalla casa del Grande Fratello Vip a dicembre 2021 – Plachina ha scritto un nuovo post su Instagram chiarendo la sua posizione e schierandosi apparentemente dalla parte della pace:
“Oggi mi trovo a dover dare spiegazione e senso ad un commento dal quale si è preferito estrapolare poche parole, al fine di stravolgerne il contenuto ed il messaggio. Pensavo non fosse necessario, perché scontato, dover mettere nero su bianco il mio essere fermamente schierata dalla parte della pace e convinta che la guerra debba solo essere condannata, Sono profondamente delusa dalle informazioni non corrette e mi dispiace per tutte le polemiche, gli insulti e le accuse ingiustificate e, peraltro, senza fondamento che sono state rivolte a me e ai miei familiari utilizzando i canali social (…)”.
“Prendo le distanze da tutto quanto del mio commento è stato tradotto in affermazioni che non mi appartengono e che sono solo frutto di un intimo pensiero che andava compreso e rispettato e non travisato. Il futuro non può e non deve essere figlio di nessuna guerra e, personalmente, porterò sempre alta la bandiera della pace. Spero che questa bandiera sia sventolata anche dagli autori dei messaggi di questi giorni, magari cominciando a togliere le dita dalla tastiera se le parole da scrivere sono solo insulti gratuiti”.
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