Ornella Muti, quel nome d'arte mai piaciuto e l'aborto a cui ha detto no

In una recente intervista al Corriere della Sera, Ornella Muti ha affermato di non aver mai apprezzato il suo nome d'arte. La donna, al secolo Francesca Romana Rivelli, seguì il consiglio del regista Damiano Damiani che volle creare per la sua pupilla un nome semplicemente indimenticabile!

Damiano Damiani è stato un regista e sceneggiatore cinematografico molto apprezzato nel panorama culturale nazionale. Nel 1970 gira un film, La moglie più bella, in cui appare per la prima volta sul grande schermo una giovane attrice destinata a diventare una delle figure più conturbanti del cinema italiano. Lei è Ornella Muti, ha solo 14 anni ma si appresta a interpretare un ruolo difficile e impegnativo per la sua età. La pellicola infatti è ispirata alle vicende di Franca Viola, prima donna in Italia a rifiutare un matrimonio riparatore.

Nei giorni scorsi Muti ha raccontato che, prima di girare il film, il regista Damiani le propose di cambiare nome. Ispirato dalla sua personale passione per Gabriele d’Annunzio, le suggerì di chiamarsi Ornella in onore della Figlia di Iorio e Muti come Elena Muti de Il Piacere. Detto fatto: Francesca Romana Rivelli diventa Ornella Muti. Peccato però che il nome d’arte, che le ha portato così tanta fortuna, non sia mai piaciuto all’attrice!

Muti, che ha festeggiato di recente i 50 anni di carriera conducendo insieme ad Amadeus una delle serate del Festival di Sanremo 2022, ha rivelato un fatto inedito della sua vita privata. A diciotto anni Ornella Muti rimane incinta: il suo agente, ma anche la madre le prospettano l’eventualità di un aborto, proibito in Italia ma legale all’estero. La donna rifiuta con forza e porta avanti la gravidanza, incurante del suo status di ragazza madre. È così che nasce Naike Rivelli, primogenita di Muti nonché attrice, cantante e influencer tra le più chiacchierate.

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