Pianta mangiafumo: come funziona e come curarla

Questo arbusto perfetto per decorare l’appartamento è esotico e poco esigente: ecco tutto quello che c’è da sapere

Conosciuta come pianta mangiafumo o Nolina, la Beaucarnea recurvata è un bell’arbusto sempreverde dalle molte qualità e perfetto per decorare un appartamento. Originaria del Messico, questa pianta ha un tronco caratteristico che la rende riconoscibile, pachicaule, cioè grosso e gonfio alla base. Questo le permette di poter immagazzinare una riserva di acqua. Il tronco, poi, si innalza dividendosi in rami più sottili che generano foglie nastriformi, di un verde brillante, riunite in ciuffo, lunghe e ricurve (da cui il nome scientifico).

La Beaucarnea fa parte di quelle piante da appartamento in grado di purificare l’aria, scelte per le loro proprietà, e non solo per il loro aspetto decorativo.

Scopriamo come funziona la caratteristica principale della pianta mangiafumo, come curarla, dalla collocazione all’annaffiatura passando per la temperatura ideale.

Come funziona la pianta mangiafumo?

Il nome mangiafumo con cui è conosciuta ai più deriva dalla capacità della pianta di assorbire fumo di sigaretta e gas nocivi senza subirne le conseguenze.

Non si tratta di una “leggenda metropolitana”, ma di un effettivo vantaggio. Tuttavia la Nolina può assorbire ogni giorno il fumo di tre o quattro sigarette al giorno. Insomma, non sostituisce di certo un depuratore di aria né tanto meno una finestra aperta per cambiare interamente l’aria. L’ideale, naturalmente, sarebbe smettere di fumare prima di tutto per la propria salute.

A contribuire al suo successo sono soprattutto il suo aspetto esotico, originale e simpatico, e il fatto che non richieda particolari cure.

Cura della Beaucarnea recurvata

Pianta poco esigente e molto longeva, ha bisogno di una collocazione in casa con una buona luminosità, come accanto a una finestra. Meglio evitare la luce diretta. Una scarsa illuminazione potrebbe, infatti, provocare una caduta delle foglie o uno scarso sviluppo.

Per consentire una crescita sana in seguito a cambiamenti di temperatura repentini e mantenere l’aspetto rigoglioso, la pianta può essere concimata. Quando? Una volta a settimana in primavera e in estate e una volta la mese in autunno e in inverno. Il concime ideale è a base di aminoacidi.

Le irrigazioni devono essere frequenti durante tutta la stagione estive. Ma è fondamentale lasciar asciugare il terreno tra un’irrigazione e l’altra, facendo molta attenzione ai ristagni idrici. Durante autunno e inverno si possono diminuire gradualmente le irrigazioni e sospenderle del tutto quando le temperature scendono sotto i 15° C. La pianta utilizzerà le sue riserve idriche.

Essendo un arbusto di origine tropicale non dovrebbe trovarsi sotto i 10° C, quindi in inverno va collocata in una posizione calda (lontana dai caloriferi) e umida. L’alta percentuale di umidità che preferisce si può riprodurre nebulizzando l’acqua sulle foglie, meglio se piovana, perché priva di calcare (che andrebbe anche a macchiare il fogliame).

In regioni calde si può piantare anche all’esterno, e nel terreno può diventare alta fino a 9 metri, mentre in vaso e in appartamento non supera i 2 metri.

La pianta cresce molto lentamente, quindi il rinvaso può essere effettuato ogni 4-5 anni. Utilizzate un terriccio misto di torba e sabbia che garantisca un buon drenaggio e il giusto grado di umidità necessario. Attenzione alla parte rigonfia del fusto: non deve mai essere coperta dal terreno.

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