Cucinare d'estate: crostata di uva al cioccolato, dessert di stagione

Tempo d’estate, tempo di pic nic. Ma anche di passeggiate in campagna. Avete mai fatto una passeggiata fra i pergolati, al mattino presto o al tramonto, quando tutt’intorno è una distesa di viti e i grappoli d’uva sembrano essere lì in attesa di essere colti? È uno spettacolo semplicemente meraviglioso, di una suggestività ammaliante. Se vi capita questa indimenticabile avventura agreste, cercate di portare a casa una cesta di questo frutto delizioso che ci dà dell’ottimo vino ma anche dei succosi chicchi da mangiare così come sono, ma da usare anche per fare favolose crostate di stagione e nutrienti marmellate per l’inverno. Ecco qui la mia ricetta per una crostata d’uva al cioccolato, il goloso che entra dappertutto. Una combinazione di sapori ben riuscita, che verrà bene anche sostituendo l’uva con i lamponi in estate e con fette d’arancia o di pera nella stagione invernale. Che peraltro richiede un’ora soltanto, 30 minuti per prepararla e 30 minuti per la cottura. Che ne dite, poi, di invitare i vostri amici e gustare insieme questo goloso dessert fatto in casa innaffiandolo con un po’ di vino dolce, proprio quello preferito? L’Aleatico di Puglia Doc, un vino dolce proprio da dessert…

Preparazione

Mescolate insieme metà dello zucchero, la farina, 100 gr di burro ammorbidito, il cacao e l'uovo, lavorando fino a formare una palla liscia. Stendete la pasta con il matterello. Ungete con il resto del burro una tortiera di 26 cm di diametro e foderatela con la pasta stesa. Coprite con un foglio di carta oleata e riempite di fagioli secchi. Cuocete la torta per 30 minuti in forno preriscaldato a 180°. A cottura ultimata, eliminate la carta oleata e i fagioli e lasciatela raffreddare. Copritela con la marmellata di lamponi e mettetevi sopra i chicchi d'uva sbucciati. Fondete il resto dello zucchero con il succo di limone fino a quando comincia a prendere colore dorato. Versate caldissimo sull'uva e lasciate raffreddare. Questa torta va servita fredda, naturalmente.

Articolo originale pubblicato il 1 luglio 2014