Romania: creato il "ponte dei giocattoli" per i bambini in fuga dall'Ucraina

La polizia di confine romena ha voluto dare un simbolo di speranza alle famiglie che scappano dal conflitto con la Russia, soprattutto ai più piccoli, riempiendo il valico di frontiera di peluche e altri giochi.

Arriva dalla Romania un’immagine di speranza nel conflitto tra Russia e Ucraina. Sopra un ponte storico proprio vicino al confine, la popolazione romena ha posto una fila di giocattoli e pupazzi che possano accogliere e dare un po’ di tenerezza ai bambini che scappano dalla guerra.

Il ponte di legno, non più largo di 3 metri, che passa sopra il fiume Tibisco e collega la cittadina romena di Sighetu Marmației, nel nord del paese, con Solotvino, in Ucraina, a metà marzo si è visto diventare un simbolo di speranza e di lotta contro gli orrori della guerra. La polizia di frontiera romena, insieme a volontari e cittadini della zona, ha costruito sul passaggio il “ponte dei giocattoli“, lasciando diversi peluche, macchine, bambole e altri giochi che i bambini potranno prendere al loro arrivo, così da poter dare un benvenuto più caloroso alle famiglie in fuga dal conflitto.

Il confine con Sighetu Marmației, infatti, è uno dei tre punti attraverso i quali i rifugiati ucraini possono entrare in Romania. Gli altri due si trovano a Siret e a Isaccea, nella parte nord-orientale del Paese. Da quando la Russia ha invaso l’Ucraina, il paese sta vivendo una crisi umanitaria enorme che ha già visto 3 milioni di persone scappare dalla propria patria.

Le foto del ponte dei giocattoli pubblicate dalla polizia di frontiera romena hanno subito fatto il giro dei social. Sulla pagina Facebook della polizia si legge:

Il sorriso dei bambini quando scelgono i giocattoli, la loro gioia quando ricevono dolci e frutta dalle guardie di frontiera sui controlli di confine sembra alleviare il dolore negli occhi delle mamme. Al valico di frontiera di Sighetu Marmației, la polizia fornisce tutto il supporto necessario ai cittadini ucraini che giungono nel Paese, ma in particolare rivolge l’attenzione ai bambini.”

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