Ucraina, la protesta dei passeggini a Leopoli: "Basta bambini uccisi"

Nella città al confine con la Polonia è stata organizzata una manifestazione silenziosa e pacifica: 109 carrozzine vuote nella piazza principale, per ricordare i 109 bimbi morti durante la guerra.

Sono 109 i bambini che hanno perso la vita dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina. Anche se i numeri non ufficiali potrebbero essere molto più alti. È per questo motivo che a Leopoli, una delle città ucraine più colpite dai bombardamenti, è stata organizzata una protesta: per dire basta all’uccisione di innocenti.

E, così come le piccole vittime della guerra, sono 109 anche i passeggini vuoti che sono stati disposti ordinatamente, su sei file, nella piazza principale della città al confine con la Polonia. Una manifestazione silenziosa e assolutamente pacifica, tramite la quale il popolo ucraino chiede la fine dei bombardamenti, che dal 24 gennaio colpiscono quotidianamente non solo le basi militari, ma anche le città e i civili. Tra cui moltissimi bambini. Il sindaco di Leopoli Andriy Sadovyi, ha scritto un post su Facebook:

“109 bambini. 109 bambini sono stati uccisi dai russi dal primo giorno dell’invasione in Ucraina. Le carrozzine vuote in piazza Rynok oggi simboleggiano la vita dei piccoli angeli. Ora difendono il cielo dell’Ucraina invece di azioni decisive del mondo. Questo è un terribile prezzo della guerra che l’Ucraina sta pagando oggi. Invitiamo tutti gli adulti del mondo a farsi da scudo per proteggere i bambini ucraini e dar loro futuro. Esortate i governi degli altri paesi a chiudere il cielo sull’Ucraina. Proteggete i bambini ucraini e il cielo ucraino!”.

Non è la prima volta, dallo scoppio della guerra, in cui l’attenzione viene posta sui più piccoli. Fin dai primi giorni di conflitto, infatti, sono moltissime le famiglie polacche che lasciano passeggini e carrozzine vuoti nelle principali stazioni del Paese, che sta accogliendo migliaia di profughi ucraini, a disposizione dei bambini fuggiti dal Paese con le loro famiglie. Un gesto semplice, ma che dimostra la grande solidarietà che il popolo polacco sta dimostrando all’Ucraina.

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