Seno dopo l'allattamento: 7 cose da sapere

Il seno dopo l'allattamento viene sottoposto a molti cambiamenti: ecco sette cose fondamentali da sapere se siete in questo periodo o state per arrivarci.

La fine di una gravidanza ha degli aspetti positivi – ovviamente stringere tra le braccia il proprio bebé, una delle gioie più grandi per una donna – ma anche negativi: il periodo dopo la gestazione infatti può mettere a dura prova il corpo delle mamme sottoponendolo a dei cambiamenti anche drastici, talvolta non facili da accettare, ma che tuttavia possono tornare alla normalità con il passare del tempo.

Questi cambiamenti possono gravare dalla pancia ai fianchi, passando per pelle e capelli, ma soprattutto sul seno: quest’ultimo in particolare, con l’allattamento potrebbe subire molti cambiamenti alcuni dei quali, con il tempo – e quindi molta pazienza – possono tornare alla normalità.

Cosa accade al seno dopo l’allattamento

Per questo motivo ecco sette cose da sapere sul seno dopo l’allattamento.

  1. Forme diverse. Durante l’allattamento può capitare che un seno produca più latte rispetto all’altro, oppure risponda agli ormoni in maniera più evidente. Queste sono alcune delle cause che fanno sì che i seni siano diversi, ovvero asimmetrici: per evitare che ciò non accada, durante l’allattamento bisognerebbe cercare di cambiare lato di tanto in tanto in modo da stimolare la produzione di latte da entrambe le parti. In ogni caso, dopo la fine dell’allattamento l’asimmetria dovrebbe rientrare e i seni tornare ad una grandezza più o meno uguale.
  2. Mancanza di elasticità. Dopo l’allattamento è normale notare come il proprio seno perda di tono causando quindi un cedimento. Avendo terminato la produzione di latte questo è come svuotato, ma con un po’ di lavoro si può cercare di farlo diventare più tonico: questo grazie ad alcuni trattamenti naturali come degli impacchi con acqua ghiacciata – che vanno a tonificare la zona interessata – oppure con dell’attività fisica mirata ai muscoli sotto il seno. Ovviamente il lavoro non si noterà da subito, ma la pazienza è la virtù dei forti e non bisogna demordere: in alternativa si può optare anche per un reggiseno che dia le sembianze di un seno ancora tonico, mentre la via più semplice e veloce – sebbene non adatta alle tasche di tutti – sia un intervento chirurgico di “lifting” o sollevamento. Per cercare di attutire questa perdita di tono del seno viene consigliato anche di iniziare in maniera graduale a cessare di allattare al seno il proprio bambino.
  3. Vene in evidenza. Con la continua produzione di latte proporzionalmente aumenta anche il flusso sanguigno sul seno, per questo motivo è normale notare nella zona delle vene in evidenza. Questo perché le vene e i vasi intorno ai seni si dilatano sempre di più e quindi risultano essere sempre più marcati e vicini alla pelle: questa tuttavia è una di quelle condizioni che tende a scomparire una volta che il seno smette di produrre latte e quindi la circolazione torna alla normalità.
  4. Perdite di latte. Anche se non si sta più allattando il proprio bambino è probabile che il seno perda ancora del latte mentre l’organismo cerca di rimettersi in sesto. Ciò che bisogna fare durante il periodo post-allattamento è continuare a munirsi delle classiche coppette assorbi latte e applicarle sul seno in modo da non sporcarsi.
  5. Cambiamento dei capezzoli. Durante la gravidanza e appena dopo il parto i capezzoli delle mamme possono ingrandirsi e diventare più scuri. Dopo i primi due mesi di allattamento fino alla fine, però, questi tenderanno a tornare più o meno alla normalità, man mano che la produzione di ormoni si stabilizza.
  6. Smagliature. Sia durante che dopo la gravidanza il corpo delle mamme è spesso “adornato” dalle tanto odiate  smagliature. Queste, oltre a pancia e fianchi, si notano anche sul seno per via della produzione di latte e la sua successiva cessazione: per questo motivo è necessario iniziare a prevenire la loro comparsa già durante il periodo di gestazione trattando le parti interessate con degli oli appositi, per poi riprendere dopo la fine dell’allattamento. Perché vadano via definitivamente ci vorrà qualche mese – specie per coloro a cui si formano facilmente – ma bisogna munirsi di molta pazienza e si vedranno i risultati.
  7. Controllo del seno. Sia durante la gravidanza, prima e dopo l’allattamento, è sempre consigliato tenere sotto controllo il proprio seno. Questo perché può capitare che compaiano dei noduli appunto nella zona interessata, percepiti con il tatto attraverso la palpazione: specie durante l’allattamento può essere che questo, nella maggior parte dei casi, sia dovuto all’accumulo di latte non fuoriuscito, ma per ogni evenienza è sempre meglio fare delle visite mediche accurate e consultare il parere di una figura professionale. In questo modo si possono scongiurare più diagnosi.
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