Venetian Heritage, intervista a Valentina Marini Clarelli Nasi

La Fondazione è impegnata da 20 anni nel restauro del patrimonio artistico di Venezia: ecco cosa ci ha raccontato la Presidente.

Quanta bellezza c’è da preservare a Venezia: dipinti, statue, musei e chiese. Una eredità culturale unica al mondo che la Serenissima ha disseminato da Venezia fino alla Turchia. Un’eredità delicata e complessa di cui Venetian Heritage si prende cura ormai da vent’anni.

Presidente della Fondazione, la Marchesa Valentina Marini Clarelli Nasi che insieme al direttore Toto Bergamo Rossi, si adopera per proseguirne la missione.

La Marchesa Valentina Nasi Marini Clarelli (Foto di Keila Guilarte)

Negli anni hanno potuto contare sul sostegno di membri onorari dai nomi noti, come Jude Law, Tilda Swinton, James Ivory e Wes Anderson, Sir Anish Kapoor e Christian Louboutin, Diane von Furstenberg, Peter Marino e molti altri. Dior, Louis Vuitton, Bulgari, Gritti Palace, Maserati, Samsung solo alcuni dei corporates che hanno sostenuto e sostengono le attività della Fondazione.

Jude Law e Toto Bergamo Rossi nella sede veneziana di Venetian Heritage

Venetian Heritage è un’organizzazione internazionale non profit con sedi a Venezia e New York – spiega la Presidente – che agisce nel quadro del Programma Comitati Privati Internazionali per la Salvaguardia di Venezia. Venetian Heritage sostiene iniziative culturali tramite restauri, mostre, conferenze, studi e ricerche, con l’intento di preservare e far conoscere al mondo l’immenso patrimonio di arte veneta in Italia, e nei territori anticamente parte della Repubblica di Venezia”.

Una missione importantissima, iniziata nel 1999, per volere di Larry Lovett, filantropo americano, perdutamente innamorato di Venezia. Negli anni Settanta era stato Chairman del Metropolitan Opera Lincoln Center di New York; lì, nel tempio mondiale della musica, perfezionò la sua vocazione di mecenate, raccogliendo importanti donazioni. “Lovett negli anni Ottanta prese in mano la fondazione americana Save Venice e fu il primo a organizzare in Italia importanti raccolte fondi tramite l’organizzazione di eventi e gala, un sistema molto anglosassone. Nel 1998 lasciò Save Venice e l’anno successivo fondò Venetian Heritage. Quest’anno celebriamo in nostro ventesimo anniversario di attività”.

Adamo di Antonio Rizzo del 1472 ca. dopo il restauro

Ed è a lui che Venetian Heritage ha deciso di dedicare uno dei due restauri previsti quest’anno, “Il castigo dei serpenti“, opera di Giambattista Tiepolo, un grande dipinto su tela conservato presso le Gallerie dell’Accademia di Venezia: “con la raccolta fondi prevediamo anche di proseguire il restauro dello scalone monumentale disegnato da Mauro Codussi nel 1498, parte del complesso della Scuola Grande San Giovanni Evangelista. Si tratta di un intervento importante, iniziato già nel 2018 grazie anche al sostegno del Gritti Palace Hotel di Venezia, che quest’anno collaborerà nuovamente con noi sia per il restauro dello Scalone come pure per una parte dell’organizzazione del Tiepolo Ball”.

Attualmente, stiamo collaborando con la Maison Dior per l’organizzazione del Tiepolo Ball, l’attesissimo Gala di beneficenza che si svolgerà eccezionalmente a Palazzo Labia, sede della Rai Veneto”. Celebre dimora dove si trova una delle più belle sale d’Europa affrescata da Giambattista Tiepolo, eseguita negli anni ’40 del Settecento per volere dai fratelli Angelo Maria e Paolo Antonio Labia, ricchissimi mercanti di origine spagnola. Il ciclo di affreschi narra le Storie di Antonio e Cleopatra.

La Tribuna di Palazzo Grimani, a Venezia

Il jet set internazionale si darà appuntamento sabato 11 maggio, in quegli stessi saloni resi celebri da un altro ballo ormai leggendario: il Bal Oriental voluto da Don Carlos de Beistegui il 3 settembre 1951; dai 5 continenti arrivarono un migliaio di protagonisti dell’alta società, i Duchi di Windsor, l’Aga Khan III, Winston Churchill, molte teste coronate, schiere di milionari come Daisy Fellowes e Barbara Hutton, celebrities come Orson Welles, tutti immortalati dal fotografo Cecil Beaton.
Al celebre ballo partecipò anche Christian Dior, il quale disegnò i costumi delle signore più in vista dell’alta società internazionale e in collaborazione con Salvador Dalì disegnò i costumi per i figuranti.

Jacques Fath e sua moglie Genevieve arrivano a Palazzo Labia, il 3 settembre 1951 (Photo by Archivio Cameraphoto Epoche/Getty Images)

Consci del coinvolgimento di Dior al Ballo Beistegui, abbiamo chiesto alla celebre maison francese di sostenere il nostro Gala. Il presidente di Dior Pietro Beccari ha accolto con entusiasmo questo progetto di collaborazione. Sono certa che il risultato sarà memorabile, e che raccoglieremo molti fondi per sostenere i nostri progetti”, dice la Marchesa Marini Clarelli.
Con l’invito di sabato 11 maggio si concluderà il Venetian Heritage Biennale Gala Weekend, una 4 giorni di eventi raccolta fondi. Durante il weekend di Biennale Arte 2019, Triboo è partner ufficiale – insieme a Dior, Louis Vuitton, Gagosian ed altri – nelle attività promosse dalla fondazione Venetian Heritage. “Si tratta di un programma che inizia mercoledì 8 maggio con un breakfast nella Loggia di Palazzo Ducale, offerto dalla casa d’aste Dorotheum e proseguirà con la visita ai padiglioni della Biennale. Giovedì 9 maggio l’artista e scrittore Edmund de Waal riceverà i nostri ospiti all’Ateneo Veneto, dove è esposto un suo nuovo allestimento. In serata si terrà un concerto di musica barocca nella Biblioteca Monumentale del Seminario Patriarcale della Basilica della Salute e una cena a seguire presso la splendida Abbazia di San Gregorio, offerta dalla celebre galleria Colnaghi in collaborazione con il designer Chahan Minassian. Venerdì, dopo la visita in anteprima all’opera site-specific di Philippe Parreno, allo spazio espositivo Louis Vuitton, e un light lunch sulla terrazza del Gritti Palace Hotel, sarà la volta dell’inaugurazione di due mostre al Museo di Palazzo Grimani: al piano nobile, è stata allestita ”Domus Grimani 1594 – 2019” con la curatela di Daniele Ferarra, direttore del Polo museale del Veneto e Toto Bergamo Rossi, direttore di Venetian Heritage. La mostra celebra, dopo oltre quattro secoli, il ritorno a Palazzo Grimani della collezione di statue classiche appartenuta al Patriarca di Aquileia Giovanni Grimani. L’esposizione, finanziata da Venetian Heritage, apre al pubblico in concomitanza con le vernici di Biennale Arte e rimarrà visitabile fino al 30 maggio 2021. Nel piano superiore, invece, in collaborazione con la Helen Frankenthaler Foundation e Gagosian sono esposti 14 dipinti di Helen Frankenthaler, nota artista americana degli anni ’60. Sabato mattina, infine, è prevista per i nostri ospiti-sostenitori una visita privata alle Gallerie dell’Accademia“.

Sant’Agata in prigione di Paolo Veronese restaurati da Venetian Heritage con il sostegno di Bulgari

E proprio alle Gallerie dell’Accademia qualche anno fa Venetian Heritage ha concluso un importante progetto “grazie al sostegno di Samsung, abbiamo finanziato l’allestimento permanente delle prime cinque sale della nuova ala del museo, che ora possono contare su tecnologie più innovative che consentono ai visitatori di scoprirne i tesori, di comprendere meglio la storia del luogo, degli artisti e dei dipinti che questo scrigno d’arte conserva“.
Tra pochi giorni inizieranno i lavori per l’allestimento permanente delle Saloni detti del Selva, dove saranno esposti alcuni capolavori veneziani del Seicento e del Settecento.

Dettaglio della Cappella Orsini nella cattedrale di San Lorenzo a Traù, dopo il restauro

Questo progetto è finanziato grazie ai fondi raccolti durante il nostro Biennale Gala Weekend di due anni fa”, conclude la Marchesa. “Siamo costantemente alla ricerca di fondi per sostenere i numerosissimi progetti da noi adottati. L’eredità artistica della Serenissima è immensa e necessita di essere salvaguardata e trasmessa”.

www.venetianheritage.eu

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