Abiti da sposa Pronovias 2017: modelli e prezzi
In stile impero, a sirena, minimal chic o da vera principessa: sono tante le proposte degli abiti da sposa Pronovias 2017 tra cui scegliere il più adatto.
In stile impero, a sirena, minimal chic o da vera principessa: sono tante le proposte degli abiti da sposa Pronovias 2017 tra cui scegliere il più adatto.
Sono all’insegna del romanticismo e dell’eleganza gli abiti da sposa Pronovias 2017; merito, soprattutto, del pizzo, che domina quasi incontrastato all’interno della nuova collezione, a decorare corpini, gonne e code dei nuovi modelli, stagliandosi bianco su bianco oppure a contrasto su base pastello. La nuova linea si compone soprattutto di modelli ampi in stile principesco, ma chi desidera sfoggiare un look semplice e minimal chic può contare sulle silhouette a sirena, scivolate e a impero. La collezione 2017 comprende anche gli abiti da cerimonia.
Tanti gli abiti proposti interamente in pizzo con gonna dagli ampi volumi e lunga coda terminale, oppure con gonna liscia e corpino decorato. Non mancano i modelli che riprendono la tendenza del tattoo dress, molto in voga per lo scorso anno, in cui i ricami bianchi su tulle nude sembrano quasi realizzati direttamente sulla pelle. Più sobrie e ricercate sono le proposte dal taglio scivolato e a impero, con decorazione in pizzo riservata solo al corpino. Hanno generalmente una scollatura a punta che valorizza le curve del seno e dettagli gioiello su punto vita oppure spalline.
Il gusto minimal chic prevale negli abiti da sposa di Pronovias realizzati in mikado di seta, con gonna ampia e plissè, piccolo fiocco in vita e spalline larghe. L’atelier, poi, propone graziosi vestiti midi con gonna a corolla e scollatura a cuore doppiata.
Vediamo allora una selezione dei 15 abiti da sposa Pronovias 2017 preferiti da Diredonna con i rispettivi prezzi indicati dal brand, validi in Spagna, soggetti a cambiamenti e con accessori esclusi. Tenete presente che in Italia il prezzo, in alcuni casi, arriva a essere tre volte maggiore rispetto a quello indicato sul sito spagnolo.
Articolo originale pubblicato il 9 novembre 2016