Perché Breath Ghosts Blind di Cattelan è un pugno nello stomaco e al cuore

Breath Ghosts Blind in esposizione all'HangarBicocca. L'artista torna nel capoluogo lombardo con un concept totalmente diverso dai lavori precedenti. Le opere saranno esposte fino al 20 febbraio 2022.

Niente water placcati in oro questa volta. E nemmeno meteoriti che colpiscono il Papa.
Breath Ghosts Blind, la mostra che segna il ritorno di Maurizio Cattelan a Milano – undici anni dopo l’ultimo lavoro realizzato nel capoluogo meneghino (L.O.V.E., esposto in Piazza Affari) – ha accantonato l’opulenza dell’esagerazione per tornare all’essenziale. Nella cornice semioscura dell’HangarBicocca, spazio espositivo dedicato all’arte moderna e contemporanea situato nel quartiere Bicocca di Milano, i temi portati in scena sono quelli legati alla creazione, alla vita e alla morte. Le opere saranno esposte fino al 20 febbraio 2022.

“Sarà una mostra silenziosa – aveva dichiarato l’artista in un’intervista pubblicata su Vanity Fair ­– dove lascio entrare lo spettatore in uno spazio che diventa in qualche modo psicologico, e dal quale si uscirà con grandi punti di domanda”. Tre le opere esposte nell’Hangar ci sono Breath, Ghosts e Blind. La mostra si apre con Breath, dove un uomo in posizione fetale giace disteso di fronte ad un cane. Le due figure sembrano dormire, quasi condividendo lo stesso respiro e, dunque, la stessa linfa vitale. Un istinto primordiale: la funzione del respiro, meccanismo alla base dell’esistenza degli esseri viventi, da cui prende spunto il nome della scultura.

Poi, proseguendo, ci si imbatte in Ghosts. Non c’è nessuna statua qui, solo una miriade di piccioni appollaiati in alto, lì, tra le travi, vicini al soffitto, dove con la loro prospettiva privilegiata non sono più opera ma spettatori. Ed eccolo il ribaltamento delle posizioni: il fruitore della mostra diventa esso stesso mostra nel bel mezzo dell’esperienza artistica.

La fine del trittico è caratterizzata da Blind, che non si nasconde, annuncia la sua presenza già da lontano. Ma sarà solo una volta raggiunta l’ultima area dell’Hangar che si svelerà completamente. Nell’anno del ventennale dalla caduta delle torri gemelle Cattelan ci regala un’opera che ci manda un colpo dritto al cuore: un aereo che penetra in una delle Torri Gemelle di New York, un monolite di resina nera che delinea i contorni delle due sagome. Un monumento ai caduti, un memoriale dedicato a una tragedia che ha investito tutti; un dolore e un senso di perdita di fronte al quale nessuno ha il coraggio di rimanere indifferente.

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