"Detroit": tutto sul film con John Boyega (e sulla storia vera a cui si ispira)

La pellicola narra dei disordini avvenuti nell'omonima città americana tra il 23 e il 27 luglio del 1967, durante il periodo delle rivolte razziali, e va in onda martedì 16 novembre, in prima serata, su Rai Movie.

Martedì 16 novembre, Rai Movie propone in prima serata il film Detroit. Una pellicola, diretta da Kathryn Bigelow e scritta dallo sceneggiatore Mark Boal, uscita nel 2017. La trama ricostruisce gli scontri divampati tra il 23 e il 27 luglio 1967 a Detroit, causati dall’intervento della polizia in un locale che vendeva alcolici senza avere la licenza per farlo. Il contesto, però, è quello delle tensioni razziali che attraversavano gli Stati Uniti nel pieno della lotta per i diritti civili degli afroamericani.

Nel film, viene approfondito in particolar modo l’episodio accaduto all’Algiers Motel, dove tre poliziotti uccisero altrettanti ragazzi neri disarmati. Uno dei protagonisti della storia è Larry Reed, interpretato da Algee Smith, un giovane con la passione della musica che, con la sua band, sta per avere l’occasione della vita di entrare nella scena pop del Paese.

L’esibizione che dovrebbe consentirgli di entrare in contatto con una grande etichetta discografica, però, salta a causa dei disordini e Larry insieme al suo amico Fred, per sfuggire alla violenza che in quei momenti imperversava nelle strade del ghetto, decide di trascorrere la notte all’Algiers. La polizia e la Guardia Nazionale, arrivata in città per sedare i tumulti, nel frattempo alzano il livello dello scontro e contribuiscono ad alimentare la rabbia.

Tra gli agenti c’è il bianco Philip Krauss, impersonato dall’attore Will Poulter, razzista e già responsabile dell’uccisione a sangue freddo di un ragazzo di colore. Quando un ragazzo di nome Carl, amico di due giovani appena conosciute da Larry e Fred, esplode nel Motel un colpo con una scacciacani, un gruppo di forze dell’ordine si dirige all’Algiers. Tra di loro c’è anche Elvin Dismukes, interpretato dall’attore britannico John Boyega, guardia giurata afroamericana unitasi agli agenti con l’intento di limitare le tensioni. A comandare le operazioni, però, c’è Krauss che uccide Carl mentre questi provava a fuggire dalla struttura e raduna tutti gli altri ospiti dell’albergo per interrogarli.

Vengono tutti minacciati, malmenati e insultati dagli agenti e neanche Dismukes riesce a placare la loro ferocia. Krauss vuole sapere chi ha fatto partire quel colpo, nessuno parla. Allora preleva alcuni di loro e li isola ognuno in una stanza chiusa. Fa partire un colpo per far credere agli altri che se non collaborano verranno uccisi.

La tattica non porta a nulla e alla fine, in un crescendo di tensione mal gestita, vengono freddati tre ragazzi, tra cui Fred. Dopo la fine dei tumulti, tre poliziotti, tra cui Krauss, vengono incriminati ma saranno poi incredibilmente assolti. Larry, che aveva testimoniato al processo contro gli agenti, rimane segnato dalla vicenda e decide di non proseguire a cantare nella band, ma diventa direttore del coro di una chiesa del quartiere.

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