Dieta normoproteica, dimagrire componendo il piatto in modo bilanciato

Cosa si intende per dieta normoproteica e quali benefici può apportare all'organismo il consumo delle proteine, in tempi, quantità e modi corretti?

E se fosse possibile perdere peso senza dover rinunciare a quegli alimenti che solitamente vengono drasticamente eliminati nella consuete diete dimagranti? In effetti, si può fare, seguendo una dieta normoproteica bilanciata e ricca di tutti i principi nutritivi necessari per il buon funzionamento del nostro corpo. Ovviamente nelle quantità corrette indicate nella dieta stessa.

La dieta normoproteica è un regime alimentare messo a punto dalla dottoressa Carla Lertola e che, rispettando le corrette proporzioni dei vari nutrienti che si trovano anche nella classica e salutare dieta mediterranea, permette al corpo di perdere peso in modo efficace e senza rinunce.

Ma vediamo meglio di cosa si tratta, come si esegue e quali sono i maggiori benefici che si possono ottenere seguendo una dieta normoproteica.

Dieta normoproteica: cosa significa?

Per prima cosa è bene specificare di cosa parliamo e cosa si intende con il termine dieta normoproteica. Come visto, alla base di questo regime alimentare c’è un corretto bilanciamento dei diversi principi nutritivi necessari al benessere dell’organismo: carboidrati, lipidi e, appunto, proteine. Esattamente come avviene all’interno della dieta mediterranea.

Nello specifico, le proporzioni che vengono seguite in questa particolare dieta sono:

  • 17% di proteine;
  • 26% di grassi;
  • 57% di carboidrati.

Scopo della dieta normoproteica, infatti, è quello di garantire una perdita di peso effettiva e duratura, ovvero che non sia solo l’illusione di un breve periodo (recuperando i chili persi subito dopo la fine della dieta stessa) e che non costringa chi la segue a esagerare con l’assunzione di proteine, sicuramente più volte al dimagrimento rispetto ai carboidrati ma poco salutari per l’organismo stesso.

Ma cosa mangiare, quindi, all’interno di una dieta normoproteica?

Cosa mangiare in una dieta normoproteica?

Come visto, alla base della dieta, ci sono delle proporzioni alimentari da seguire e che prendono spunto dalla classica alimentazione di tipo mediterraneo. Nessuna privazione di carboidrati quindi, come avviene per altre tipologie di diete proteiche (per esempio la dieta chetogenica) ma nemmeno l’assenza o limitazione delle proteine, come accade nella dieta aproteica (da seguire solo sotto stretto controllo medico).

Si tratta quindi di una dieta equilibrata e ben bilanciata e nella quale è possibile consumare una grande varietà di alimenti, compresi pasta e pane, spesso eliminati e, come avviene per esempio nella dieta oloproteica, in cui sono sostituiti da integratori di vario genere.

Ma cosa si può mangiare quindi? Un po’ di tutto, ovviamente nelle giuste dosi e avendo cura di scegliere gli alimenti migliori. Per esempio è bene cominciare la giornata con una colazione energetica, ricca di cereali integrali, frutta e yogurt, spuntini a metà mattina e pomeriggio a base di frutta sia fresca che secca, e legumi (almeno 2 volte a settimana), pesce, carne bianca o formaggi magri, cereali integrali e tanta verdura sia cruda che cotta per pranzo e/o cena.

Il tutto seguendo le giuste indicazioni in termini di quantità, che verranno fornite da un medico competente anche in base alla peculiarità fisiche ed esigenze di ciascuno. E per un totale di circa 1550 calorie al giorno.

I benefici di una dieta normoproteica

E con tutta un serie di benefici per corpo e mente. Uno fra tutti la perdita di peso: la dieta normoproteica, infatti, permette di ottenere un graduale dimagrimento (fino a dieci chili nell’arco di sei mesi), in modo sano ed equilibrato, e senza stressare l’organismo. Ma non solo.

Proprio perché in linea con la dieta mediterranea e per il grande apporto di frutta e verdura. La dieta normoproteica permette anche di:

  • prevenire l’insorgenza di molte malattie croniche;
  • aiutare il corpo a liberarsi da tossine e liquidi in eccesso;
  • ridurre il grasso addominale;
  • contrastare l’invecchiamento, la degenerazione cellulare e gli effetti dei radicali liberi;
  • ostacolare la comparsa della sindrome metabolica;
  • controllare i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue.

Ovviamente abbinando la dieta a una corretta attività fisica e seguendo le indicazioni mediche fornite.

Dieta normoproteica: un esempio di menu

Nello specifico, durante una dieta normoproteica è bene seguire determinate quantità, unica vera regola di questo regime alimentare. Per esempio, un menu settimanale tipo dovrebbe comporsi da:

  • 90 grammi di pane o pasta o riso, ma anche orzo o farro o farina di mais o semola, oppure 300 grammi di patate o gnocchi di patate;
  • un secondo da scegliere tra 100 grammi di carne massimo 3 volte a settimana, 120 grammi di pesce 3 volte a settimana, 100 grammi di formaggio fresco per tre volte a settimana, 50 grammi di salumi magri (tipo bresaola) per 2 volte a settimana, 50 grammi di legumi secchi per due volte alla settimana e 2 uova una sola volta a settimana;
  • due spuntini, uno a base di frutta e uno, quello del pomeriggio, a base di pane integrale, crackers o biscotti secchi.

Utilizzando solo olio extravergine di oliva come condimento (5 cucchiai) e spezie, ed evitando di superare i 3 cucchiaini di zucchero o miele al giorno. Integrando poi il tutto con la verdura cotta o cruda, che non deve mai mancare in ogni pasto

Per la colazione quotidiana, invece, è bene preferire cereali integrali abbinati a latte scremato o yogurt magro anche alla frutta. Ma anche tè o caffè. E sempre raggiungendo un totale calorico tra le 330 e le 430 calorie per 100 grammi.

Dieta normoproteica: controindicazioni e avvertenze

Una dieta che, se seguita sotto indicazione e prescrizione medica, proprio per come viene strutturata non presenta particolari controindicazioni, poiché equilibrata e cucita su misura a seconda della persona che la dovrà seguire.

Diverso è il caso, invece, se si segue un’altra tipologia di dieta normoproteica, la dieta chetogenica normo-proteica, o VLCKD (Very Low Calories Ketogenic Diet), un regime chetogenico in cui il consumo di carboidrati e grassi della dieta normoproteica fin qui descritta viene limitato, ma in modo mirato, tenendo però sotto controllo il consumo proteico, senza eccedere come nelle altre diete chetogeniche “classiche”.

Un regime alimentare ideato dal professor George Lincoln Blackburn (Harvard University) più di 30 anni fa, e utilizzato per consentire un dimagrimento rapido e sicuro, che preservi la massa muscolare ed il tono cutaneo del paziente. E che, come evidenziato da alcuni studi, risulta essere anche piuttosto efficace.

Se seguita in questo modo (limitando il consumo degli alimenti sopracitati), quindi, può portare a una considerevole perdita di peso in un tempo breve, senza soffrire la fame. E a tutti i benefici già citati.

Se abusata o eseguita in autonomia, invece, può portare anche a una serie di effetti collaterali tipici delle diete chetogeniche, tra cui scompensi nutrizionali (e tutto ciò che ne consegue) e forti cali di energia, ma anche problemi a livello renale (soprattutto se si eccede con il consumo proteico), ipoglicemia (se non si apportano le giuste quantità di zuccheri), affaticamento, nausea, crampi muscolari, irritabilità, ecc.

Motivo per il quale è d’obbligo un consulto medico prima di intraprendere entrambe le tipologie di dieta normoproteica, assicurandosi così che questo regime alimentare sia adatto a noi, quali cibi e quantità è bene consumare, la durata e gli obiettivi da raggiungere, ottenendone solo i benefici e potendo mantenerli nel tempo in modo sano e duraturo.

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