Femminicidio a Rimini: uccide la moglie e ferisce la figlia che la difende

È accaduto nel pomeriggio di giovedì 19 maggio. L'uomo avrebbe preso il coltello scagliando una serie di fendenti contro la donna. Per poi colpire la ragazzina 13enne con la stessa arma, che ora si trova in ospedale gravemente ferita.

Il femminicidio è accaduto nel pomeriggio di giovedì 19 maggio, a Rimini. Un uomo ha accoltellato a morte la moglie e ferito gravemente con lo stesso coltello la figlia 13enne, la quale avrebbe tentato di dividere i genitori per salvare la madre. L’uomo, dopo l’intervento della polizia, è stato bloccato e condotto in questura per essere interrogato. La ragazzina è stata invece portata in ospedale, dopo che sono stati chiamati i soccorsi.

Secondo Fanpage, il femminicidio è avvenuto in un palazzo di via Dario Campana a Rimini, in cui la coppia si occupava della manutenzione del giardino. L’uomo, avrebbe preso il coltello scagliando una serie di fendenti contro la donna. La ragazzina avrebbe inutilmente provato a difendere la madre, rimanendo a sua volta ferita. La donna sarebbe morta sul colpo a causa delle gravi ferite riportate. A dare l’allarme e chiamare le forze dell’ordine sarebbero stati i vicini di casa, allarmati dalle urla.

Secondo l’osservatorio nazionale femminicidi lesbicidi trans*cidi di Nonunadimeno – i cui dati sono aggiornati all’8 maggio – nei primi mesi del 2022 si sono registrati 34 casi di donne uccise. Sul sito si legge infatti:

L’Osservatorio ha registrato l’uccisione di 34 donne nel 2022. È stato registrato 1 suicidio indotto o sospetto indotto da violenza patriarcale e omolesbobitrans*fobica.
Infine, almeno altre 5 persone – 3 figliə, 1 figlio della madre, un cognato – erano presenti e sono state uccise insieme alle madri, moglie e compagne o per vendetta nei loro confronti, effetti collaterali della violenza patriarcale e di genere“.

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