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L'attore 39enne è il protagonista di Favolacce dei fratelli D'Innocenzo e Volevo nascondermi, di Giorgio Diritti: scopriamo i ruoli da lui interpretati.
Ormai da molti anni a questa parte, almeno 15, Elio Germano è uno degli attori più apprezzati nel mondo del cinema italiano. Prova di questo gigantismo, che non si è trasformato in presenzialismo assoluto alla Pierfrancesco Favino, ne è la sua presenza in entrambi i film italiani che partecipano in concorso al Festival di Berlino di quest’anno.
La Berlinale 2020, che si apre oggi per concludersi domenica 1 marzo, prevede infatti la partecipazione di due pellicole nostrane: Favolacce, firmata dai fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo, e Volevo nascondermi, diretta da Giorgio Diritti.
Inoltre il nostro Paese sarà rappresentato anche in altre sezioni del festival: Semina il vento di Danilo Caputo fa infatti parte della selezione di Panorama, e il documentario Faith di Valentina Pedicini concorrerà nella Settimana della critica.
Ma torniamo a Elio Germano, che dopo il trasformismo un po’ grottesco esibito in Il giovane favoloso di Mario Martone, in cui interpretava il poeta Giacomo Leopardi, nel film di Diritti veste i panni del pittore Antonio Ligabue.
Un biopic sul grande artista naif emiliano, famoso per i suoi quadri di leoni e giaguari, gorilla e tigri. Il film parte dall’infanzia, segnata da solitudine ed emarginazione, per poi passare un’adolescenza difficile. Si esplora il rapporto con la madre, italiana emigrata in Svizzera, e quello coni genitori adottivi. Espulso dal Paese elvetico e tornato in patria, afflitto da gotta, rachitismo ed epilessia, Ligabue si dedica all’arte per placare la propria ansia esistenziale. Il film è stato definito come una riflessione sul concetto di diversità, dote che rende ogni essere umano unico e prezioso.
È invece un film drammatico mascherato da fiaba nera quello dei D’Innocenzo, già fattosi notare con La terra dell’abbastanza. Anche in questo caso Germano è protagonista di questa storia ambientata nella periferia più marginale di Roma, dove una famiglia sta per collassare sotto il peso di un immobilismo e un’infelicità perenne. I due genitori Bruno e Dalila cercano di dare il meglio ai loro figli, ma una tragedia porterà a galla tutto il rimosso di una realtà all’apparenza placida ma innervata di tensioni, contraddizioni e ipocrisie.
Visualizza questo post su InstagramElio Germano. Favolacce. 2020. Foto di @alainparroni #favolacce
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