Manuel Bortuzzo racconta la sua disabilità al Grande Fratello VIP

L'atleta ed ex concorrente del reality ha snocciolato delle questioni delicate durante l'intervista con Signorini, toccando tematiche sulla disabilità come la sessualità e gli aiuti statali.

La semifinale del reality di Canale 5 Grande Fratello VIP andata in onda il 10 marzo è stata un susseguirsi di momenti intesi. Dallo studio sono arrivati diversi interventi dei concorrenti, come l’accesa discussione tra gli ex concorrenti Miriana Trevisan e Biagio D’Anelli. A emozionare il pubblico, però, è stata soprattutto l’intervista di Manuel Bortuzzo, in cui l’atleta si è raccontato e ha toccato diversi aspetti sensibili della disabilità.

Manuel Bortuzzo, nuotatore, era rimasto ferito in una sparatoria nel febbraio 2019, finendo poi costretto sulla sedia a rotelle. Come partecipante della sesta edizione di Grande Fratello VIP, aveva sin da subito cercato di sensibilizzare il pubblico italiano a proposito della disabilità. A settembre 2021, prima di entrare nella Casa, Manuel aveva infatti esordito nel programma con un importante messaggio:

“Sono Manuel Bortuzzo, ho 22 anni e quest’anno entro nella casa del Grande Fratello perché credo di poter lasciare un segno nel cuore e soprattutto nella mente delle persone. Sogno un mondo di pari opportunità per chiunque, un mondo che abbia un punto di partenza che sia lo stesso per tutti. Magari non cambierò io il mondo, ma tutto questo credo che sia un piccolo grande inizio.”

Durante la puntata della semifinale, Manuel ha potuto rivedere il video del proprio ingresso. L’atleta si è inoltre aperto nell’intervista con Alfonso Signorini, conduttore del programma, e ha rivelato dettagli molto personali sulla sua vita. Tra gli argomenti ci sono stati la relazione con Lulù Selassié, conosciuta proprio durante il Grande Fratello, a proposito della quale ha detto:

“Con la forza del nostro amore riusciremo a fare qualsiasi cosa perché andiamo oltre a tutto. Voglio portarla al mare, è il suo posto preferito, ma questa carrozzina nella spiaggia non va avanti. Basterebbe mettere le passerelle vicino all’acqua. Così si può regalare un sogno a un ragazzo che vorrebbe vivere di queste bellezze.”

L’atleta, che sogna di gareggiare nelle Paralimpiadi, ha toccato anche un argomento delicato come la possibilità di avere figli e il sesso in una condizione di disabilità:

“Una persona in base al tipo di disabilità ha delle problematiche legate al sesso e io ho le mie. Le sto risolvendo, le sto affrontando, sogno un futuro con Lulù e di avere dei figli. Io potrò avere figli ma non in modo naturale, con l’inseminazione artificiale. […] Ho la fortuna di poter fare l’amore e di provare piacere.”

A proposito della vita che conduce, Manuel ha ammesso di fare una “vita a metà, anzi, una vita di m***a“, ma ha aggiunto che si ritiene fortunato perché “la possibilità di vivere è la cosa più cara che abbiamo al mondo“. Parlando più in generale delle condizioni dei disabili, l’atleta ha spiegato che spesso ci sono situazioni di grande difficoltà perché gli aiuti economici statali non bastano. Lui ha un lavoro e una famiglia che lo sostiene, quindi non si ritiene spacciato, ma di persone con problemi in questo senso ce ne sono tante. Manuel ha poi cercato di far capire cosa si trova a vivere chi come lui è invalido:

“Le difficoltà per un ragazzo disabile partono da qualsiasi cosa: anche fare la colazione la mattina in un bar o prendere un treno diventa più complicato, bisogna chiamare prima e chiedere l’assistenza. Magari se capita con gli amici ti fai una risata, se sei lì con la fidanzata, ti fa stare male, ti senti umiliato. Sono cose che ti limitano mentalmente, non ti fanno sentire padrone di te stesso.”

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