Marito e moglie muoiono a 48 ore l'una dall'altro: sono stati insieme 62 anni

Giuseppe Spica, 99 anni, e Rosalia Fascella, 94, sono stati sposati per più di mezzo secolo, e non è esagerato dire che hanno passato una vita intera insieme: la prima ad andarsene è stata lei, mentre il consorte, abbattuto dalla notizia e già debole di salute, è spirato meno di due giorni dopo.

Hanno passato la loro vita insieme, in salute e malattia e finché morte non li ha separati: Giuseppe Spica, 99 anni, e Rosalia Fascella, 94, sono stati sposati per 62 anni e in meno di 48 di distanza l’una dall’altro sono morti.

La prima ad andarsene è stata lei, mentre il marito, abbattuto dalla notizia e già debole di salute, è spirato meno di due giorni dopo.  Si erano sposati nel dopoguerra e a raccontare la loro storia d’amore, lunga un’intera vita, è il figlio Antonio Spica, che alle pagine del Corriere della Sera ha dichiarato:

“In tanti promettono di amarsi per sempre, loro lo hanno fatto per davvero. Qualche fa mia madre aveva avuto un peggioramento di salute a causa di un’ischemia. Dovevamo seguirla costantemente e assisterla da vicino. Mio padre aveva capito che quelli sarebbero stati gli ultimi giorni e anche lui si è lasciato andare, è iniziata una discesa rapida come un aereo che precipita”.

Quando il 28 aprile 2022 Rosalia Fascella se n’è andata, Giuseppe ha iniziato a non mangiare e a non parlare più. Neanche i tentativi del medico che lo ha attaccato a una flebo sono riusciti a trattenerlo nel raggiungere sua moglie. Entrambi sono morti nel loro letto di casa a Bastiglia, nel modenese, dove si erano traferiti dalla Sicilia proprio per stare vicino al loro unico figlio.

Ed è stato proprio Antonio Spica a volere che l’ultimo saluto, quello cattolico, fosse celebrato insieme, nello stesso giorno per entrambi i suoi genitori: “E’ stato naturale decidere di non separarli”. Anche il parroco della chiesa di Santa Maria Assunta ha sottolineato la straordinaria unione di marito e moglie: “Di solito una coppia si trova davanti a un altare per unirsi in matrimonio e non per un funerale”, ha detto nell’omelia.

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