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Il Franciacorta è stato il primo vino italiano ad essere prodotto esclusivamente con il metodo della rifermentazione in bottiglia (metodo classico), ad avere ottenuto nel 1995 la Denominazione di Origine Controllata e Garantita.
E gode di un privilegio di cui oggi in tutta l’Europa si fregiano solo 10 denominazioni e di queste dieci solo tre vengono realizzate con la rifermentazione in bottiglia: Cava, Champagne e Franciacorta. Infatti, oggi sulle etichette si legge solo la denominazione Franciacorta, unico termine che definisce il territorio, il metodo di produzione e il vino.
Le cantine storiche della Franciacorta sono diventate oggi moderne cattedrali di tecnologia enologica e producono le diverse tipologie di Franciacorta (Millesimato, Rosé, Satèn, Riserva) ma anche Curtefranca doc Bianco e Rosso e Sebino Igt, i vini fermi della Franciacorta.
La terra di origine è una regione che si trova in provincia di Brescia, delimitata dalla sponda del lago di Iseo, dai fiumi Oglio e Mella e dalle colline che si estendono intorno al comune di Rovato. Il nome ha un’origine medievale e deriva da Franche curtes, che significa corte franca, cioè terra esentata dall’obbligo di versare le imposte.
Infatti la Franciacorta, o Franzacurta, come era denominata nel XIII secolo, era terra di abbazie e di priorati e godeva quindi di particolari privilegi. La viticoltura era già praticata nel Medioevo, ma divenne sistematica a partire dall’Ottocento, ne è testimone lo storico Gabriele Rosa. Ancora oggi la produzione di questa regione vinicola è in continuo miglioramento qualitativo. Lo spumante Franciacorta venne riconosciuto doc nel 1967 e docg nel 1995.
Il Franciacorta spumante può presentare caratteristiche organolettiche sensibilmente diverse poiché il disciplinare lascia ampia discrezionalità sulle uve da utilizzare. In linea di massima però lo spumante ha colore brillante, paglierino chiaro con bagliori lucenti e possibili riflessi verdini; perlage finissimo, persistente, con spuma ricca.
L’odore è fruttato: comprende sentori di frutti di bosco, talvolta di mela acerba. Il sapore è secco, con sensazioni di frutta e, in alcune produzioni, si coglie una gradevole nota amarognola. Abbinamenti e temperatura di servizio Va servito alla temperatura di 6-8°C. Al fine dell’abbinamento vanno distinte le tre varietà bianco, rosè, cremant.
La varietà bianco, millesimato o no, si abbina agli aperitivi, ai piatti di apertura a base di pesce, ai primi piatti delicati, ai secondi piatti soprattutto a base di verdure o pesce. Il Franciacorta rosè è in genere più corposo del bianco ed è adatto ad accompagnare pesci saporiti, verdure molto sapide e carni bianche leggere. I satin accompagnano insalate di pesce, carpaccio di pesce e frutti di mare crudi o variamente cucinati.
Quest’anno il Consorzio per la tutela del Franciacorta ha scelto Rastal quale fornitore del suo esclusivo calice Franciacorta. Al progetto hanno preso parte i migliori esperti del settore, con l’obiettivo di realizzare un oggetto di design ricercato e di grande eleganza che sappia esaltare in ogni suo aspetto l’eccellenza del Franciacorta.
Il calice è stato realizzato in vetro cristallino “super strong”, più robusto del 40% rispetto al normale e con una resistenza all’utilizzo e ai lavaggi di gran lunga superiore rispetto ai calici tradizionali. Al contrario, il gambo del calice si presenta molto sottile per ottenere un perfetto equilibrio delle forme. Il calice Franciacorta è privo di piombo per assicurare una trasparenza perfetta, consentendo un’eccellente analisi visiva del Franciacorta.
L’ampia apertura della coppa a forma di tulipano arrotondato esalta gli aromi e la facilità di mescita e di assaggio. Sul piattello è inoltre inciso il marchio identificativo del Consorzio, una effe merlata simbolo delle antiche torri medievali del territorio. Ne risulta, quindi, un calice molto armonico, perfetto per la degustazione del Franciacorta.
photo credit: dags1974 via photopin cc
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Articolo originale pubblicato il 28 novembre 2012
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