La storia di Serena Mollicone, tra depistaggi, silenzi e mancate verità

L'omicidio della giovane, uccisa a Sora nel 2001, è al centro di uno speciale de Le Iene in onda su Italia 1 il 15 novembre in prima serata. Nel 2020 nuove testimonianze hanno portato alla riapertura del caso.

Contenuti inediti, testimonianze di tutti i principali protagonisti, indagini e ricostruzioni: questo e molto altro nello speciale de Le Iene intitolato L’Omicidio di Serena Mollicone: un mistero lungo 20 anni, in onda il 15 novembre in prima serata su Italia 1. Il programma di Mediaset ha seguito a lungo la vicenda dell’omicidio della giovane di Sora, un caso non ancora risolto. A presentarlo, in puntata, Veronica Ruggeri.

Serena Mollicone aveva  aveva 19 anni quando scomparve la mattina del 1° giugno 2001. Viveva ad Arce, in provincia di Frosinone, ma frequentava l’ultimo anno dell’istituto psico-pedagogico Vincenzo Gioberti a Sora. Quel giorno la giovane si recò all’ospedale per una radiografia; il pomeriggio suo padre, non vedendola tornare diede l’allarme. Il corpo della ragazza venne trovato da alcuni volontari due giorni dopo, domenica, in un bosco a circa otto chilometri da Arce.

Serena aveva un sacchetto di plastica sulla testa, mani e piedi legati con scotch e fili di ferro, e un nastro adesivo a coprirle la bocca. L’autopsia stabilì che la giovane morì per asfissia. Secondo la ricostruzione fatta in seguito dagli inquirenti, Serena quel giorno si recò in caserma, ad Arce, probabilmente per sporgere una denuncia nei confronti di Marco Mottola, il figlio del maresciallo Franco Mottola, ex comandante della stazione di Arce.

A quanto pare, il ragazzo avrebbe compiuto l’omicidio in uno scatto di rabbia, proprio all’interno del commissariato, visto che Serena era pronta a denunciarlo per uso e spaccio di droga. L’allora maresciallo, aiutato dalla moglie e dal sottoufficiale Vincenzo Quatrale e l’appuntato Francesco Suprano avrebbe cercato di insabbiare l’omicidio per proteggere il figlio. Negli anni molti misteri, piste e congetture si sono intrecciate al delitto di Serena, fino al 2016, quando il GIP di Cassino, Angelo Valerio Lanna, ha deciso di non archiviare il caso chiedendo invece una riesumazione del cadavere per procedere a nuovi esami legali.

Al momento il processo è ancora in corso, dopo che il caso è stato riaperto nel 2020. Ad essere indagati sono Franco Mottola, la moglie e il figlio, Marco ma anche Vincenzo Quatrale e Francesco Suprano. Tutti loro continuano a professarsi innocenti.

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