Monopiatto, sì o no? Come funziona la (praticissima) dieta del piatto unico

Dimagrire senza rinunce e in modo rapido è possibile seguendo la dieta del piatto unico, un regime alimentare sano ed equilibrato. Basta seguire le giuste indicazioni: scopriamo insieme quali sono.

Dimagrire in modo rapido, senza troppe rinunce e seguendo una dieta che dura solo pochi giorni. Sembra troppo bello per essere vero, eppure è possibile. La soluzione ideale, soprattutto quando lo scopo è quello di rimettersi in forma velocemente magari per un evento, un incontro particolare o anche solo per ritrovare la silhouette persa dopo qualche eccesso di troppo. Come? Seguendo la dieta del piatto unico.

Un regime alimentare che, come indica il nome stesso, si basa sull’assunzione di un solo piatto per ogni pasto. Una dieta leggera, sana (poiché comprende tutti i nutrienti necessari al corpo) e, soprattutto, facile da seguire.

Vediamo, quindi, di cosa si tratta esattamente come si esegue e con quali benefici o controindicazioni per l’organismo.

Dieta del piatto unico: come funziona?

Ideata da un gruppo di nutrizionisti della Harvard School of Public Health, la dieta del piatto unico è anche detta dieta del piatto unico bilanciato o Healthy Eating Plate e si basa, come detto, sul consumo di un solo pasto equilibrato e completo, sia a pranzo che a cena.

Punto cardine della dieta è appunto il suo essere ricca di tutti i principi nutritivi (carboidrati, proteine, grassi, fibre, ecc.) necessari al buon funzionamento del corpo e al corretto espletamento delle sue normali funzioni. Il tutto garantendo a chi la segue di dimagrire in fretta e senza troppe rinunce.

Ovviamente per farlo è importante che tutti gli alimenti siano ben bilanciati tra loro, in modo da saziare adeguatamente chi la esegue, evitando così di assumere ulteriore cibo per spezzare la fame e, nello stesso tempo, soddisfare l’organismo anche a livello psicologico. Cosa non da poco quando si parla di diete.

Ma non solo. Quando si mangia in modo adeguato ed equilibrato, a giovarne è anche il metabolismo che riprende a funzionare nel modo corretto, garantendo una perdita di peso sana e senza sforzi. Ma quali sono gli alimenti da privilegiare e in quali quantità?

Cosa e come mangiare

In linea generale la dieta del piatto unico si suddivide in tre pasti principali, colazione salata o dolce, pranzo e cena, più due spuntini a metà mattina e a metà pomeriggio. Il tutto per un totale di circa 1000 kcal al giorno. Aspetto fondamentale (e particolarmente gradito) di questa dieta, poi, è che non è necessario pesare gli alimenti.

L’importante è non esagerare e prestare attenzione che ogni pasto sia completo e strutturato nelle corrette proporzioni.

Questo, infatti, deve essere suddiviso in quattro parti di cui, una metà composta da verdura e frutta di stagione, l’altra metà da cereali integrali (orzo, avena, riso, grano, ecc.) e proteine (carne bianca, legumi, pesce).

Per la colazione, invece, si consiglia di consumare dello yogurt unito a frutta di stagione e tè verde, utile per stimolare il metabolismo e aiutare nella perdita di peso.

Da evitare, invece, troviamo gli alimenti che più tipicamente vengono limitati nella maggior parte delle diete:

  • farine raffinate;
  • carne rossa;
  • salumi e insaccati;
  • dolci;
  • bevande zuccherate come bibite, succhi di frutta, ecc.;
  • alcol.

In ultimo, poi, ma estremamente importante, è il consumo di acqua che non deve essere inferiore ai 2 litri al giorno (elemento in comune anche con altre strategie alimentari, come per esempio la dieta del minestrone).

Questi fattori, associati a una sana e regolare attività fisica (basta anche solo camminare per almeno 20/30 minuti al giorno) sono le fondamenta su cui si basa la dieta del piatto unico e i benefici a essa collegati.

dieta del piatto unico

Dieta del piatto unico: i benefici e i risultati

Grazie alla varietà e alla completezza degli alimenti consentiti durante questo regime alimentare, infatti, viene garantito il giusto apporto di tutti i principi nutritivi necessari al buon funzionamento dell’organismo, permettendo al corpo di perdere peso in modo equilibrato e sano.

Una dieta breve, massimo una o due settimane, ma che seppur in così poco tempo può portare molti benefici tra cui:

  • l’accelerazione del metabolismo;
  • la riduzione del grasso addominale;
  • l’eliminazione del senso di fame;
  • la depurazione dalle scorie accumulate;
  • la perdita di peso.

Questa, in particolare, avviene piuttosto rapidamente e in modo visibile, arrivando a perdere circa 3 chili in una settimana. Un regime alimentare in grado di sgonfiare la pancia, eliminare i liquidi e il grasso accumulato e ripristinare la forma desiderata, rapidamente e senza grandi sacrifici.

Dieta Vigor: cos’è, esempio, menu settimanale

Dieta del piatto unico: menu ed esempi

Nella dieta del piatto unico sono presenti una grande varietà di alimenti che, mixati tra loro, garantiscono un’alimentazione sempre diversa, gustosa e mai banale. In grado di garantire il raggiungimento dei risultati sperati senza però intaccare o appesantire il fisico e, soprattutto, la mente.

L’importante è seguire sempre le proporzioni già indicate e prestare attenzione che siano presenti tutti i principi nutritivi. Ogni pasto dovrà, quindi, comprendere:

  • un cereale, farro, grano, pasta, orzo, riso, cous cous;
  • una fonte di proteine a scelta tra quelle di origine vegetale come fagioli, lenticchie, fave, ceci, piselli, ecc., o di origine animale, carne bianca, pesce, uova, ecc.;
  • una verdura cotta o/o cruda, ricca di fibre, vitamine e minerali.

Il tutto condito con olio extra vergine di oliva.

Ecco quindi, come si struttura questa dieta con un esempio di menu settimanale.

Lunedì

Colazione: latte parzialmente scremato, due fette biscottate integrali con marmellata senza zucchero.
Spuntino: centrifugato di frutta.
Pranzo: pasta integrale con pomodorini, peperoni, pollo e insalata mista.
Merenda: un frutto.
Cena: uova sode, verdure grigliate, una fetta di pane integrale.

Martedì

Colazione: yogurt con fiocchi di avena e frutti rossi, un tè verde.
Spuntino: un frutto.
Pranzo: riso integrale con tonno e cavolfiore.
Merenda: un frutto.
Cena: pollo alla piastra con insalata mista e una fetta di pane.

Mercoledì

Colazione: caffè d’orzo con biscotti integrali e un frutto.
Spuntino: tè verde e un frutto.
Pranzo: pasta integrale con funghi, pollo arrosto e spinaci.
Merenda: tre noci.
Cena: minestra di fave e cicoria con riso integrale.

Giovedì

Colazione: yogurt con fiocchi di grano saraceno e frutta di stagione.
Spuntino: una tisana depurativa.
Pranzo: spaghetti pomodoro e basilico, e frittata con verdure miste.
Merenda: un frutto.
Cena: zuppa di pasta e legumi, insalata mista.

Venerdì

Colazione: latte parzialmente scremato, due fette biscottate con marmellata senza zucchero.
Spuntino: un frutto e un tè verde.
Pranzo: insalatona con pomodori, carote, finocchi, tonno e semi di zucca, pane integrale.
Merenda: un frutto.
Cena: pesce al vapore con erbette, una fetta di pane.

Sabato

Colazione: yogurt con fiocchi di avena e frutti rossi, un tè verde.
Spuntino: un frutto o tre noci.
Pranzo: pasta integrale con i broccoli, pesce al forno con asparagi lessi.
Merenda: un frutto.
Cena: petto di pollo alla piastra, insalata mista, una fetta di pane.

Domenica

Colazione: caffè d’orzo con biscotti integrali e un frutto.
Spuntino: frullato di frutta fresca.
Pranzo: risotto allo zafferano con zucchine, fesa di tacchino con finocchi e insalata.
Merenda: un frutto.
Cena: pesce al vapore con insalata mista e carote al limone, pane integrale.

Una dieta ben strutturata, bilanciata e, soprattutto, che soddisfa anche il palato. Attenzione, però, perché anche la dieta del piatto unico può avere qualche piccola controindicazione.

Dieta del piatto unico: controindicazioni

Queste, in particolare, riguardano la quantità di calorie assunte nell’arco della giornata. Nonostante non si possa proprio dire che sia una dieta squilibrata, infatti, occorre tenere in considerazione che, proprio come per una dieta ipocalorica, non può essere seguita per troppo tempo.

Massimo una o due settimane e sempre previo controllo e consulto con uno specialista in grado di valutarne la reale fattibilità. Se protratta troppo a lungo (o se seguita abbassando troppo il livello di calorie assunte), infatti, possono subentrare problemi come:

  • nausea;
  • disturbi visivi,
  • ansia;
  • affaticamento;
  • emicranie;
  • stitichezza;
  • problemi mestruali;
  • perdita della massa magra;
  • ecc.

In più è importante prestare attenzione all’effetto yo-yo, tipico di quasi tutte le diete rapide. Una volta terminata, infatti, per potere mantenere i risultati raggiunti, è necessario cambiare le proprie abitudini e adottare uno stile di vita e un’alimentazione più sana ed equilibrata.

A questo proposito è importante dire che la dieta del piatto unico, se seguita aumentando le calorie in base alla propria costituzione, età, peso, sesso, ecc., può diventare uno schema nutrizionale perfetto da adottare quotidianamente, poiché completo e sano.

Una dieta che, unita all’attività fisica, garantisce salute e benessere a tutto tondo. Senza rinunce ma in perfetta armonia con il proprio corpo.

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  • Dieta Dimagrante