Fitwalking, camminare per restare in forma

Si può perdere peso e garantire benessere a mente e corpo in modo duraturo? Sì è possibile, basta imparare a farlo nel modo giusto grazie al fitwalking, un'attività ricca di benefici

E se per mantenersi in forma fosse sufficiente fare (con molta più attenzione) quello che tutti, naturalmente, già facciamo ogni giorno fin da bambini? Parliamo di camminare e, in particolare, di farlo bene, in modo sostenuto e regolare, praticando un’attività semplice e adatta a chiunque, il fitwalking.

Che camminare faccia bene sia per il corpo che per la mente, infatti, non è una novità, tanto che è consigliabile farlo ogni giorno anche solo per venti o trenta minuti e a qualunque età (o come consigliato dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità, OMS, facendo dai 5 ai 10 mila passi al giorno).

Quando l’obiettivo, però, non è il semplice (e importantissimo) benessere generale, ma piuttosto il ritrovare e mantenere la forma fisica desiderata, tonificando la muscolatura e aiutando il corpo a perdere peso, è necessario anche farlo con la giusta tecnica.

Vediamo, quindi, cos’è il fitwalking, qual è il modo “giusto” di camminare per dimagrire e come farlo se si vuole trasformare una semplice passeggiata in una vera e propria attività di fitness. Oltre a scoprire quali benefici si possono ottenere grazie a questa pratica.

Che cos’è il fitwalking?

Come detto, il fitwalking non è altro che un potenziamento del consueto camminare. Un termine nato dall’unione della parola “fitness” e “walk”, ovvero camminare per il benessere. Un’azione naturale, che tutti compiamo abitudinariamente e in modo costante nell’arco della giornata (chi più chi meno), e che, se eseguita seguendo specifiche tecniche, può portare notevoli benefici per corpo e mente.

Un’attività e un vero e proprio programma di allenamento, ideato nel 2001 da due campioni olimpionici di marcia, i fratelli Damilano, che ha permesso di far conoscere la pratica e i benefici di questa tipologia di camminata veloce a chiunque, indipendentemente dall’età o dalla preparazione fisica di base.

Ma basta camminare più o meno velocemente quindi? No. Per essere definito tale, infatti, fitwalking prevede una serie di “regole” (poche e semplici) ma di fondamentale importanza:

  • la camminata deve essere eseguita a ritmo sostenuto, non una corsa e nemmeno una marcia, ma la semplice azione del camminare ad una velocità intermedia e con una postura corretta;
  • si dovrebbe eseguire all’aria aperta. Niente tapis roulant o palestra, quindi, ma meglio optare per parchi, strade, boschi. Qualunque luogo purché sia esterno (aumentando notevolmente i benefici della pratica);
  • l’attività andrebbe praticata in gruppo. Uno dei suoi scopi, infatti, è quello di creare nuove relazioni e uno stato di relax in chi si “allena”.

Potendosi allenare con calma e godendo a 360° di tutti i benefici, sia fisici che mentali, che derivano da questa tipologia di attività. Ovviamente seguendo la giusta tecnica di movimento.

Fitwalking; tecnica e allenamento

Quando si parla di fitwalking, infatti, camminare non basta. Bisogna farlo bene. Ma cosa significa esattamente? Semplicemente farlo nel modo corretto, seguendo una delle tecniche previste dall’attività stessa, da scegliere anche a seconda del proprio livello di partenza e dalle necessità personali di ciascuno.

Nello specifico, per consentire alla pratica di essere davvero efficace, il fitwalking prevede tre tecniche o modalità di esecuzione, che si differenziano tra loro a seconda della velocità e dei movimenti eseguiti con le braccia:

  • life style, ovvero la tecnica che più si avvicina alla camminata tradizionale. Adatta in modo particolare a chi associa il fitwalking con lo svago, pur cercandone dei benefici. La pratica non prevede attenzioni particolari, ma si esegue a una velocità costante e ridotta e senza un’oscillazione specifica delle braccia;
  • performer style: in questo caso gambe e braccia si muovono in modo sincronizzato, avendo cura di mantenere le braccia piegate a 90° ed eseguendo una falcata più ampia della normale camminata. Questo stile è adatto soprattutto a chi vuole tonificare e rassodare la propria muscolatura;
  • sport style: come in precedenza le braccia devono essere mantenute a 90°, aumentando la loro velocità di oscillazione (cosa che è prevista anche per le gambe). Un ostile perfetto per incrementare l’intensità dell’allenamento e mettere alla prova la propria resistenza.

Ma non solo. Per una corretta pratica di fitwalking è bene prestare attenzione anche:

  • alla posizione dei piedi, che devono restare a contatto col suolo, facendo sì che il tallone si srotoli, che la pianta del piede si appoggi completamente e che venga data una spinta verso l’alto fino alle punte delle dita;
  • al tronco (in asse con le gambe) e al bacino, che muovendosi all’unisono con le gambe generano un ondeggiamento perfetto. Per allenare la fascia addominale e snellire i fianchi;
  • le spalle, che devono cadere verso il basso e assecondare il movimento naturale delle braccia, avendo cura di mantenere la postura eretta, senza cadere in avanti o indietro;
  • la testa, da tenere ben dritta, avendo la sensazione di allungarsi verso l’alto.

Il tutto per un allenamento di circa 30 minuti ogni giorno o 40-50 minuti praticando a giorni alterni, per lasciar riposare il corpo e permettendo a chiunque di avvicinarsi alla pratica del fitwalking, potendo raggiungere di tutti i benefici collegati.

I benefici del fitwalking

Uno dei vantaggi del fitwalking, infatti, è quello di poter godere dei tanti benefici della corsa ma senza sovraccaricare i muscoli, allenandosi in modo più “dolce” e adattando la pratica alle diverse esigenze e peculiarità di ciascuno.

Nello specifico, infatti, grazie al fitwalking è possibile:

  • rassodare la muscolatura, tonificare i glutei e le gambe, snellire i polpacci e modellarne la fisicità;
  • perdere peso;
  • aumentare la capacità respiratoria;
  • migliorare la funzionalità cardiaca;
  • ridurre la frequenza cardiaca e il rischio di malattie cardiovascolari;
  • tenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue;
  • prevenire problemi legati alla pressione alta;
  • ridurre il rischio di diabete (e migliorarne la condizione);
  • prevenire l’osteoporosi;
  • migliorare l’umore grazie alla produzione di endorfine;
  • ridurre i livelli di stress;
  • contrastare gli stati depressivi;
  • aiutare a eliminare le preoccupazioni, liberando la mente e prendendosi tempo e cura di sé;
  • favorire lo sviluppo di nuove relazioni.

Una serie di benefici ampia e che permettono a chi pratica di notare un notevole miglioramento della vita a livello generale.

Controindicazioni e precauzioni

E il tutto senza controindicazioni. Punto forte del fitwalking, infatti, è l’assenza di aspetti negativi legati alla pratica, poiché non sollecita le articolazioni, non stressa la muscolatura, le ossa delle caviglie, delle ginocchia o della colonna vertebrale. E in più, potendo scegliere la tecnica più idonea alla propria condizione fisica, si adatta perfettamente a ogni tipologia di esigenza.

Ovviamente sempre che non si esageri con l’intensità di allenamento o che non si eseguano correttamente i movimenti sopra citati. In particolare, per esempio, è bene:

  • non dimenticarsi o sottovalutare la postura e la “rullata” dei piedi, sfruttandone al massimo la spinta e l’assorbimento del peso;
  • non dimenticarsi di muovere le braccia, con oscillazioni ampie.

Per evitare problemi, poi, soprattutto se poco allenati o pratici a questo genere di attività, è importante prestare attenzione anche alla scelta del terreno di allenamento. Meglio optare per suoli “lisci” o comunque privi di sassi e buche o troppo irregolari, per facilitare l’aderenza dei piedi e la corretta postura durante l’esecuzione delle falcate.

Precauzioni necessarie per allenarsi in totale sicurezza e tranquillità. E questo anche grazie alla scelta dell’abbigliamento più adatto.

Fitwalking: scarpe e abbigliamento adatto

Per praticare in modo efficace, comodo e sicuro al 100%, infatti, è importante vestirsi nel modo corretto. L’ideale, quindi, è scegliere dei capi che permettano di muoversi liberamente, traspiranti e in tessuti morbidi e che consentano di mantenere il corpo alla giusta temperatura (per praticare liberamente sia in inverno che in estate).

PANTALONI RUNNING DONNA KIPRUN SUPPORT NERI

fitwalking leggings
Pantaloni neri running donna – Kiprun

Via libera a leggings in spandex, che consentono la massima libertà di movimento. E che, al tempo stesso, donano benessere alla pelle durante la pratica. Perfetti quelli dotati di tasche laterali, che permettono di avere le mani libere da eventuali oggetti indispensabili. Per lo stesso motivo è possibile anche munirsi di un marsupio, piccolo e poco ingombrante, che consenta di non tenere nulla in mano e di muoversi comunque senza ostacoli.

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Ok anche alle magliette a maniche corte o lunghe in materiali traspiranti, termoregolatori e leggeri, che non siano troppo strette, impedendo il giusto movimento delle braccia, ma nemmeno troppo ampie, diventando un ostacolo, e di un tessuto facilmente lavabile.

SCARPE CAMMINATA SPORTIVA DONNA

fitwalking scarpe
Scarpe camminata sportiva donna – Newfeel

Un riguardo particolare, poi, deve essere dato alle scarpe. Fondamentali per garantire la giusta aderenza al terreno, il massimo comfort del piede e la sicurezza necessaria durante la pratica. Meglio optare per calzature leggere, traspiranti, stabilizzanti e che blocchino la rotazione del piede verso l’interno. In modo da garantire sempre la giusta postura del piede e, quindi, di tutto il corpo.

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Accessori

Se si vuole, poi, è possibile aggiungere qualche dettaglio in più. Come un contapassi, un cardiofrequenzimetro (per controllare la frequenza cardiaca le calorie consumate o la distanza percorsa), o anche dei bastoncini telescopici, in grado di aiutare soprattutto chi non è abituato a muoversi o necessita di sentirsi più sicuro nell’andatura, regolabili sia in altezza che a seconda del terreno.

Insomma, non manca davvero niente per iniziare a praticare fitwalking in totale sicurezza e con tutti le informazioni necessarie. Per allenarsi in modo sano, idoneo alla propria fisicità o peculiarità e, soprattutto, garantendo a mente e corpo un benessere reale, concreto e duraturo.

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