I Talebani non riaprono le scuole: in Afghanistan le studentesse restano fuori

I fondamentalisti islamici avevano promesso la riapertura delle scuole femminili secondarie, che sarebbe dovuta avvenire il 23 marzo, a sette mesi dalla presa al potere. Ma il ministero ha fatto dietrofront.

La promessa non è stata mantenuta: il 23 marzo in Afghanistan avrebbero dovuto riaprire le scuole femminili secondarie dopo 190 giorni di chiusura, a sette mesi dal ritorno al potere dei talebani, che invece ne hanno ri-ordinato la chiusura. Ad annunciarlo il ministero dell’Istruzione dell’Emirato Islamico dell’Afghanistan via Twitter.

Una decisione nascosta dietro alla comunicazione di non aver ancora progettato un’uniforme scolastica per studentesse che sia compatibile con la Sharia, la legge islamica. Il divieto all’istruzione era stato ripristinato ad agosto 2021, quando i talebani avevano preso Kabul. Il 23 marzo il ministero ha fatto sapere che una seconda sentenza riaprirà tutte le scuole femminili, ma senza annunciare alcuna data.

La mattina di mercoledì 23 marzo, primo giorno dell’anno scolastico in Afghanistan, una troupe di France Press – a cui il portavoce talebano Inamullah Samangani ha confermato il dietrofront sulla riapertura –  stava filmando il rientro a scuola delle ragazze dopo mesi alla Zarghona High School di Kabul, quando l’insegnante è entrata in aula e ha ordinato a tutte le allieve di tornare a casa. Molte di loro hanno reagito con le lacrime, ha raccontato la fonte. Finora sono state riaperte solo le scuole primarie (le elementari) e le università.

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