Il figlio di Paola Caruso è tornato a camminare: "Mamma sto volando"

L’ex Bonas di Avanti un Altro ha condiviso tra le storie su Instagram alcuni video del piccolo Michele che, in piedi sulle sue gambe, è finalmente tornato a sorridere: "Ho fatto le scelte giuste nella mia vita perché siamo io e te".

Paola Caruso, nelle ultime ore, ha condiviso tra le storie su Instagram alcuni video del figlio Michele (4 anni) che, nel maggio del 2023, è stato operato alla gamba presso l’ospedale Gaslini di Genova perché non riusciva più a camminare. Il piccolo, infatti, durante una vacanza in Egitto dell’estate 2022, aveva subito l’iniezione di un farmaco vietato ai bambini sotto la supervisione di un dottore del luogo. Il medicinale, purtroppo, gli aveva causato una paresi del nervo sciatico che, proprio in questi giorni, grazie all’intervento chirurgico, sembra essersi trasformata soltanto in un brutto ricordo.

L’ex Bonas di Avanti un Altro ha condiviso con i follower alcuni filmati del figlio mentre si diverte in compagnia di altri bambini tra le stanze di una sala giochi e, in piedi sulle sue gambe, cammina sopra un pavimento interattivo formato da un grande schermo, grazie al quale sembra di camminare tra le nuvole: “Guarda mamma, sto volando”, commenta teneramente il piccolo.

Paola Caruso
Instagram @paolacarusoofficial

La star televisiva, inoltre, nella giornata di oggi, 8 giugno 2023, ha pubblicato un carosello di immagini che racchiudono alcuni momenti del rientro a scuola di Michele. Il volto del bambino è tornato a splendere e, sorridente, stringe tra le mani alcuni giocattoli:

L’emozione sul tuo volto, amore mio, di tornare a scuola dopo mesi mi riempie il cuore di gioia… E mi fa capire che ho fatto tutte le scelte giuste nella mia vita, perché siamo io e te.

Negli ultimi mesi, Paola Caruso, come aveva raccontato nel corso di un’intervista a Verissimo di aprile 2023, si è dovuta scontrare con la paura dell’intervento e la possibilità di non vedere mai più il bambino tornare a camminare: “Mi hanno detto che se non avessi accettato l’operazione, mio figlio sarebbe stato condannato a vivere con un tutore”. Fortunatamente, grazie al lavoro dei medici e la grande forza di volontà dimostrata da madre e figlio, sembra che Michele stia iniziando a intravedere la luce in fondo al tunnel.

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