Aurora Ramazzotti, sì allo psicologo di base: "Serve ascolto e condivisione"

La Lombardia ha dato il via all'iter per introdurre questa figura tra le cure primarie, grazie anche a uno stanziamento regionale di 12 milioni di euro. La 25enne, figlia di Eros Ramazzotti e Michelle Hunziker, è la testimonial di questa importante iniziativa.

La Lombardia dice sì allo psicologo di base grazie a una legge regionale bipartisan che consente di inserire questa figura tra le cure primarie, grazie anche a uno stanziamento regionale di 12 milioni di euro. Testimonial di questa importante iniziativa è Aurora Ramazzotti, figlia d’arte e giovane influencer seguitissima sui social network, da oltre due milioni di follower.

L’istituzione dello psicologo di base, arriva come risposta al forte incremento della domanda riscontrata durante la pandemia, e si pone con l’obiettivo di diventare un progetto stabile e di lungo periodo, in modo da ampliare con questo servizio il Sistema Sanitario Regionale e offrire sempre più cure al cittadino.

“Se una persona si fa male a una gamba va dal medico, però se soffre d’ansia difficilmente si rivolge a uno psicologo. Questo è un primo passo verso l’integrazione della figura dello psicologo nella nostra società”, spiega Aurora Ramazzotti durante il suo intervento alla presentazione della proposta di legge per l’istituzione dello psicologo di base, che si è tenuta a Milano a Palazzo Pirelli.

Instagram @therealauroragram

La 25enne, figlia di Eros Ramazzotti e Michelle Hunziker con il suo contributo per promuovere la salute mentale, diventa ufficialmente testimonial di questa campagna e racconta come ha compreso l’importanza di chiedere aiuto e sostegno:

“Io sono una persona privilegiata: sono nata e cresciuta nell’amore, nell’ascolto e nella condivisione. Quando nasci così fortunata ti viene questa voglia di restituire questa fortuna… La mia battaglia, quella per cui battermi, si è letteralmente presentata alla porta di casa: era una ragazza molto giovane, è successo nel 2020, aveva un vissuto difficilissimo e vari tentativi di suicidio alle spalle… Abbiamo iniziato a parlare e ho capito che aveva bisogno di amore, di ascolto e di condivisione… Così ho iniziato a sensibilizzare sui miei canali per quanto riguarda la salute mentale”.

E poi ha continuato sottolineando quanto sia necessario saper ascoltare:

“Noi dobbiamo impegnarci nell’ascoltare i giovani, per farli sentire meno soli e per dargli la possibilità di prevenire situazioni che poi diventano difficili da gestire. A me piace fare da megafono di storie, di situazioni, di bisogni, se posso farlo anche per questa iniziativa per me è un grandissimo onore e mi impegnerò per dare risonanza a questa cosa. Vi ringrazio tantissimo per aver chiamato me, perché è molto bello”.

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