Giovanni Allevi non sta bene, rinviato il concerto di Taranto

La data del pianista, prevista al Teatro Orfeo per domani 15 marzo 2024, è stata rimandata al 30 aprile a causa del suo stato di salute.

Giovanni Allevi ha rinviato una data del suo tour: il concerto di Taranto, previsto per domani 15 marzo 2024 al Teatro Orfeo, è stato rimandato al 30 aprile a causa dello stato di salute del pianista. Secondo quanto riportato, tra gli altri, dal Corriere della Sera, si tratterebbe di un’influenza stagionale con febbre alta, aggravata dall’immunodepressione: l’artista, infatti, sta effettuando le cure per un mieloma, una neoplasia del sangue contro la quale combatte dal 2022.

Ad annunciare l’annullamento della data gli organizzatori del Piano Solo Tour, i quali hanno anche comunicato che i biglietti del concerto cancellato saranno validi per la nuova data.

Il pianista, assente per lungo tempo dalle scene a causa della malattia, è tornato a suonare il 7 febbraio 2024 in occasione del Festival di Sanremo. Dal palco dell’Ariston, Giovanni Allevi aveva fatto emozionare gli spettatori con un lungo monologo con il quale aveva raccontato della sua battaglia contro il tumore:

All’improvviso mi è crollato tutto. Non suono più il pianoforte davanti ad un pubblico da quasi due anni. Nel mio ultimo concerto, alla Konzerthaus di Vienna, il dolore alla schiena era talmente forte che sull’applauso finale non riuscivo ad alzarmi dallo sgabello. E non sapevo ancora di essere malato. Poi è arrivata la diagnosi, pesantissima. Ho guardato il soffitto con la sensazione di avere la febbre a 39 per un anno consecutivo.Ho perso molto, il mio lavoro, ho perso i miei capelli, le mie certezze, ma non la speranza e la voglia di immaginare. Era come se la malattia mi porgesse, assieme al dolore, degli inaspettati doni. Quali? Vi faccio un esempio.…

Un altro dono! La gratitudine nei confronti della bellezza del Creato. Non si contano le albe e i tramonti che ho ammirato da quelle stanze d’ospedale”, aveva poi proseguito. “Quando tutto crolla e resta in piedi solo l’essenziale, il giudizio che riceviamo dall’esterno non conta più. Io sono quel che sono, noi siamo quel che siamo”.

Come dissi in quell’ultimo concerto a Vienna, non potendo più contare sul mio corpo, suonerò con tutta l’anima. Il brano si intitola ‘Tomorrow’, perché domani, per tutti noi, ci sia sempre ad attenderci un giorno più bello!”, aveva concluso, prima di mettersi a suonare.

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