Corte Costituzionale: la nuova sentenza è a favore delle famiglie arcobaleno

La Consulta ha dichiarato incostituzionali le disposizioni che negano i legami tra i parenti e l’adottato nei casi della cosiddetta Stepchild Adoption: il mancato riconoscimento di questi rapporti civili, discrimina il bambino, privandolo delle relazioni giuridiche che contribuiscono a formare la sua identità e a consolidare la sua dimensione personale e patrimoniale.

Il 23 febbraio 2022 la Corte costituzionale è stata chiamata a decidere della costituzionalità dell’adozione nei casi particolari(art. 55) in cui non preveda la costituzione di legami di parentela con la famiglia dell’adottante. La Consulta si è pronunciata e ha dichiarato incostituzionali le disposizioni che negano i legami tra i parenti e l’adottato nei casi della cosiddetta Stepchild Adoption.

In attesa che la sentenza venga depositata, la Corte fa sapere che il mancato riconoscimento dei rapporti civili con i parenti dell’adottante, discrimina il bambino adottato rispetto agli altri figli, privandolo delle relazioni giuridiche che contribuiscono in maniera imprescindibile a formare la sua identità e a consolidare la sua dimensione personale e patrimoniale, in contrasto con gli articoli 31, secondo comma, e 117, primo comma, della Costituzione in relazione all’articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

“Una battaglia avviata dal Gruppo legale di Famiglie Arcobaleno, portata fino alla Corte costituzionale con convinzione”,dichiara su Instagram Angelo Schillaci, professore Associato di Diritto pubblico comparato all’Università La Sapienza di Roma. “Sono molto felice e orgoglioso di aver potuto dare un contributo diretto, assieme a una grandissima squadra, nella stesura dell’atto di costituzione dei due papà (e delle meravigliose bimbe) da cui tutto questo ha avuto origine”, aggiunge.

“Da attivista lgbt+, da madre lesbica costretta ad adottare i propri figli in tribunale, da ex presidente di Famiglie Arcobaleno, da responsabile Diritti e Libertà di Sinistra Italiana oggi gioisco”, ha commentato Marilena Grassadonia sul suo account:

“Gioisco perché la Corte Costituzionale, in queste ore cupe, ci regala un sorriso con una sentenza che riconoscendo semplicemente la realtà restituisce dignità a quel nucleo familiare allargato fatto di affetti e responsabilità. Una sentenza che dice finalmente che fratelli, sorelle, nonne, zii e cugine sono reali oltre che nella vita e nei disegni dei/delle nostri/e bambin*, anche giuridicamente. La sentenza di oggi dimostra che siamo dalla parte giusta della storia e che le battaglie di questi anni non possono che portare al riconoscimento di diritti pieni per tutti e tutte. Andiamo avanti insieme senza arretrare di un millimetro affinché il Parlamento possa al più presto legiferare per il riconoscimento della responsabilità genitoriale fin dalla nascita anche per le famiglie con due mamme o due papà”.

Seguici anche su Google News!