Cura dei gioielli: 5 errori da evitare

Acquistarli non basta, avere cura dei gioielli è fondamentale affinché il loro splendore rimanga intatto nel tempo: ecco 5 consigli "preziosi".

Acquistarli non basta: avere cura dei gioielli è fondamentale affinché il loro splendore rimanga intatto nel tempo e non perdano né in bellezza né in valore.

Le amanti dei gioielli, infatti, un po’ troppo spesso si preoccupano di quale sia la maniera migliore per dar sfoggio dei propri “gingilli” ma tendono a trattarli quasi come la bigiotteria. Questo è uno sbaglio imperdonabile, e sarebbe opportuno che all’acquisto (o in seguito, quando si tratta di un regalo) si domandi al proprio gioielliere di fiducia come avere cura dei gioielli.

Ecco, in generale, quali sono i principali 5 errori da evitare nella cura dei gioielli affinché durino una vita.

  1. Non portare mai i gioielli per un controllo dal gioielliere. I gioielli, proprio come una Ferrari, hanno bisogno della loro “manutenzione”: non è possibile far passare anni senza una “messa a punto” da uno specialista. Una pulizia professionale ripristina lo scintillio delle pietre; un controllo rileva eventuali danni ma anche rebbi allentati che – se non sistemati – porterebbero alla perdita della pietra. Il controllo ideale si esegue una volta all’anno, mentre per gli orologi è ipotizzabile una revisione ogni 5/7 anni.
  2. Non pulire mai i gioielli. Al di là dei controlli presso il gioielliere, i gioielli hanno bisogno di una pulizia costante in casa. L’ideale è un panno in microfibra, mentre per le piccole incrostazioni causate da creme e lozioni si può utilizzare un detergente per piatti delicato e uno spazzolino morbido. Esistono anche delle macchinette per la pulizia, da usare sempre con detergenti delicati.
  3. Pulire i gioielli con i prodotti sbagliati. Anche pulire i gioielli con prodotti non adatti è un grande errore: se l’alcol denaturato per esempio può andar bene per i diamanti, danneggerebbe pietre “morbide” come perle, opali e smeraldi; alcuni consigliano il dentifricio, ma sull’argento è solo portatore di graffi; mentre il succo di limone può danneggiare parti delicate e pietre porose. Meglio, quindi, chiedere sempre consiglio al gioielliere di fiducia.
  4. Indossare i gioielli durante la doccia. Un tuffo in piscina non rovinerà il vostro anello con solitario, né una doccia distruggerà un ciondolo con smeraldo, ma l’abitudine di fare la doccia o il bagno con i gioielli addosso li rovinerebbe, a causa della durezza dell’acqua e degli agenti chimici dei saponi. I residui dei saponi, poi, possono infiltrarsi tra le parti e danneggiarle a lungo andare.
  5. Non prestare abbastanza attenzione alle perle. Le perle sono molto delicate e con il tempo la lacca, il trucco, il profumo che mettiamo possono danneggiarle. Abbiate cura di pulirle sempre con un panno in microfibra dopo l’uso e di riporle nella loro custodia dove potranno “respirare”, e non per esempio in una bustina in plastica. Se poi notate che tra una perla e l’altra c’è sempre più spazio, è il momento di portare la collana o il bracciale da un esperto per la sostituzione del filo (prima che accada un’irreparabile scena da film in cui la collana cade in pezzi, magari a una festa elegante, davanti a tutti gli invitati).
Seguici anche su Google News!

Storia

  • Gioielli