Guendalina Tavassi parla delle violenze subite: "Attaccata perché ho denunciato"

Umberto D’Aponte stato arrestato e recluso in carcere a causa degli abusi e delle aggressioni ai danni della ex moglie, a cui anche i figli hanno assistito. E gli haters la considerano colpevole per aver rovinato la vita all'ex marito.

Dopo diversi mesi di violenze subite da parte dell’ex marito, Guendalina Tavassi è finalmente riuscita ad avere giustizia: Umberto D’Aponte è stato arrestato e ora si trova in carcere. A parlarne è proprio la showgirl, che si è sfogata su Instagram, dove ha raccontato quanto le sta succedendo in questi giorni. Nonostante tutto ciò che ha subito, la ex gieffina è stata attaccata duramente dagli haters, che la considerano colpevole di aver rovinato la vita del padre dei suoi figli, denunciandolo e mandandolo in galera.

Ma lei non ci sta e, nonostante avesse deciso di non voler parlare pubblicamente della vicenda, è stata costretta a intervenire in prima persona, con una serie di Instagram stories in cui ha replicato agli attacchi ricevuti:

“Mi ritrovo a dovervi spiegare delle cose, perché altre persone che non c’entrano nulla si mettono in mezzo. Io sto sempre zitta, per cercare di tutelare i bambini, che erano presenti in ogni situazione. Come anche nell’ultima aggressione, premeditata e fatta da due persone dentro una macchina, davanti agli occhi del figlio Sasy che lo implorava di fermarsi. Nessuno viene arrestato così. Io vengo attaccata perché è finito in galera: quindi io ho denunciato e sono una merda? Quando muoiono le donne con i bambini, ammazzati dagli uomini, dite “poverini” Bravi, complimenti”,

ha detto visibilmente arrabbiata, rivolgendosi a tutti coloro che la ritengono colpevole invece che vittima. Anche perché D’Aponte è stato denunciato, e poi recluso, soltanto a causa del proprio comportamento violento e pericoloso nei confronti della ex moglie e dei suoi stessi figli:

“La gente in galera ci va per quello che ha fatto, per tutte le denunce, nessuno si è inventato niente. Funziona che se tu violi la legge, la legge poi ti punisce, dopo anche tante cose, perché questa persona aveva una restrizione, un allontanamento che ha violato, ok? Dopo avermi rotto il naso, dopo le percosse, dopo le minacce, dopo gli inseguimenti, dopo tutte le scene che hanno dovuto subire i bambini perché erano sempre, sempre presenti i bambini, io ho cercato di sminuire perché loro sono traumatizzati, Sasy è scioccato, ha paura di uscire”.

Alla fine del suo sfogo, Guendalina Tavassi ha chiesto di non intromettersi più nella vicenda, della quale si sta occupando la giustizia. L’influencer aveva infatti deciso di non parlare apertamente di quanto successo proprio per tutelare i figli, cercando di impedire che la notizia dell’arresto del padre li raggiungesse.

“Non potete capire cosa sto passando quindi vi chiedo per favore di non mettervi in mezzo a questa storia perché io non ne voglio parlare e basta. C’è un processo, c’è la giustizia e per fortuna a volte la giustizia c’è. Vi chiedo la cortesia di mettervi una mano sul cuore e pensare a Guendalina come una persona umana, con dei figli, una mamma, che fa tutto da sola, che è sola in tutto e per tutto con tre figli”.

Ai figli, due avuti da D’Aponte (Sasy e Chloe) e una da Remo Nicolini (Gaia), Tavassi ha raccontato che il padre si trova lontano per lavoro. “Loro non chiedono dov’è, è la loro serenità del non sapere“.

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