Helen Mirren: "Il mio sogno è girare un film con Checco Zalone in Puglia"

La celebre attrice ha dichiarato di amare molto il nostro Paese, tanto da avere anche una casa nel Salento dove si ritira appena può.

Sorprendenti rivelazioni quelle fatte da Helen Mirren durante un’intervista concessa al Corriere della Sera. L’attrice britannica, 74 anni, è una delle più rispettate al mondo, avendo lavorato con grandi nomi quali Peter Greenaway, Luis Bunuel, Peter Weir, Sidney Lumet, Sean Penn, Robert Altman, Paolo Virzì e molti altri ancora.

Un’interprete che però sa benissimo non prendersi troppo sul serio, basti pensare al suo ruolo molto divertito nell’ultimo capitolo della saga di Fast and Furious. E questa spensieratezza probabilmente è alla base del desiderio, espresso parlando dell’Italia, di lavorare con Checco Zalone: “Ma come si fa a non amare il vostro Paese? Vorrei lavorare in qualunque film ambientato in Puglia, adoro Checco Zalone. Ho una casa nel Salento facendo una vita normale, partecipo alle feste di paese, vado a fare la spesa, mi dedico al giardinaggio“.

La Mirren afferma anche di apprezzare molte delle attrici del cinema italiano: “Anna Magnani, Sophia Loren, Monica Vitti in L’avventura di Antonioni e fu una rivelazione. Lo vidi da ragazza quando facevo la cameriera a Brighton, mi rinchiudevo nei cinema che sapevano di birra e tabacco.”

Proprio sul mondo femminile si concentra una delle risposte più interessanti dell’attrice che fu The Queen al cinema, focalizzata sulla rinnovata attenzione alle parti femminili al cinema: “Sono felice di come nella nostra vita sta mutando il modo di trattare le donne. Ma ci vuole tempo per un cambiamento. Quando ero giovane, le donne non erano ritenute abbastanza autorevoli da poter fare politica. Oggi il cinema sta dando parti interessanti alle over e qualcosa“.

Forse non tutti conoscono le origini russe e aristocratiche dell’attrice, il cui vero nome all’anagrafe è Elena Vasil’evna Mironova: “Mio nonno era un diplomatico e un ex colonnello dell’esercito zarista che si trasferì in Inghilterra all’avvento del comunismo. Mio padre anglicizzò il cognome di famiglia in Mirren“.

 

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