Il riso fa dimagrire o ingrassare?

Il riso è un alleato della dieta dimagrante? Tutto quello che c’è da sapere sull’argomento, tra varietà e tipi di cottura

C’è chi lo consiglia al posto della pasta, chi lo evita come gli altri carboidrati, chi addirittura si dà alla dieta del riso: ma il riso fa dimagrire o ingrassare?

Quale è la verità su questo alimento immancabile sulle tavole di tutto l’Oriente e che anche in Italia si sta ritagliando un posto sempre più prestigioso in dispensa? Come sempre, quando si parla di dieta dimagrante e di alimentazione, la risposta non è così semplice o univoca come si desidererebbe.

Vediamo di capire insieme quali sono i benefici del riso nell’alimentazione, se fa dimagrire o ingrassare, quali varietà inserire nel menu tra bianco, basmati o rosso, che tipo di cottura scegliere, se bollito o al vapore.

Il riso fa dimagrire?

Il riso, come tutti gli altri cibi, di per sé non fa né dimagrire né ingrassare. Tutto dipende dall’uso che se ne fa. Certo, si tratta di un alimento con moltissimi pregi e proprietà per chi vuole dimagrire o anche solo restare in forma.

Prima di tutto ha poche calorie: 100 grammi di riso cotto ne contano, in base alla tipologia, tra le 110 e le 130. Non solo: è altamente digeribile, totalmente privo di grassi saturi e di colesterolo, contenendo carboidrati‎ (79,9 g), fibre‎ (‎2,7 g) e proteine‎ (10,9 g). Grazie alla bassa concentrazione di sodio è perfetto per chi soffre di pressione alta e stimola la diuresi; è ricco di vitamine del gruppo B, che migliorano il metabolismo; per le sue fibre regala un senso di sazietà a lungo. Inoltre ed è il cereale adatto ai celiaci.

Per contro è importante sapere che il riso ha un alto indice glicemico. Questo significa che, oltre a fare salire rapidamente gli zuccheri nel sangue, può scatenare un forte appetito poche ore dal consumo per effetto dell’insulina. Per ovviare a questo inconveniente andrebbe accompagnato da proteine magre e verdure.

Il riso, quindi, grazie alle sue poche calorie, è perfetto da inserire in una dieta dimagrante. Come? L’ideale è per un pasto leggero, come un piatto di riso in bianco accompagnato da petto di pollo alla piastra o pesce e verdure. Occhio alle quantità: potete alternare 100 g riso a 70-80 g di pasta a pranzo o a una fettina di pane bruscato a cena. Mangiando troppo riso, che è pur sempre un carboidrato, si rischia infatti di perdere i benefici e di ingrassare.

Tipi di riso

Quale tipo di riso mangiare durante una dieta dimagrante? Il migliore è senz’altro il riso integrale, più ricco di fibre. Aiuta la digestione e previene la costipazione. Ecco una carrellata dei tipi di riso più diffusi sulle nostre tavole.

Riso basmati

Il  riso basmati è tra le varietà più adatte alla dieta, in quanto ha un indice glicemico più basso, 58 contro il 90 del classico riso bianco. Molto saporito anche se scondito, contiene meno amido ed è altamente digeribile. Da preferire la versione integrale.

Riso bianco

Il riso bianco è il più diffuso. Si fa presto, però, a dire bianco: arborio, originario, carnaroli, vialone nano sono tutti tipi di riso bianco, cioè sottoposti a raffinazione, non integrali.

Riso rosso

Il riso rosso è un alleato contro l’ipertensione e contro il colesterolo alto. Aiuta la digestione e depura, per questo è perfetto per la dieta.

Dieta dimagrante: come cuocere il riso

La cottura e il condimento sono fondamentali per rendere il riso dietetico e salutare o, al contrario, una fonte di calorie in eccesso. Le cotture da preferire sono quella al vapore e la bollitura.

Il condimento, per un’alimentazione dietetica e sana, dovrebbe essere con olio extravergine a crudo, verdure e proteine magre. Riservate, quindi, i risotti per i giorni di festa.

Cottura al vapore

La cottura al vapore è perfetta per mantenere tutte le proprietà nutritive e organolettiche del riso. Molto utile, in questo senso, acquistare un piccolo elettrodomestico ad hoc, il cuociriso.

Riso bollito

Il riso bollito o lessato è forse il tipo di cottura più diffuso. Veloce e pratico, permette di condire il riso anche solo con un filo di olio EVO. L’amido viene rilasciato in cottura, permettendo ai chicchi di rimanere ben sgranati.

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