
Supplì di riso
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Scoprite tutte le varianti e i trucchetti per cucinare gli arancini di riso, ricetta siciliana ricca di sapore e facilissima da realizzare
L’arancino di riso – o arancina, dipende da che zona della Sicilia si voglia prendere in considerazione – è una delle ricette più amate e gustose della cucina siciliana, un’autentica specialità street food ufficialmente riconosciuta e inserita nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani. Sebbene l’esistenza di numerose varianti (che elencheremo a breve), in generale si tratta di una palla di riso dal considerevole diametro di circa 8-10 cm, impanata e fritta, il più delle volte farcita con ragù di carne, piselli, provola o caciocavallo.
Come abbiamo detto, di versioni ce ne sono diverse, tanto nel ripieno quanto nella forma: se a Palermo infatti l’arancina – declinata al femminile – ricorda l’aspetto di un’arancia per via della sua fisionomia tondeggiante, a Catania l’arancino – al maschile – si appuntisce fino a diventare una sorta di cono, (forse) ispirato alla sagoma dell’Etna.
Arancino o arancina quindi? Sulla questione è intervenuta perfino l’Accademia della Crusca, decretando corrette entrambe le accezioni e smorzando l’accesa diatriba che da sempre imperversa sull’argomento. Ma su una cosa non c’è dubbio che tenga: rotondo o conico, in bianco o con lo zafferano, femminile o maschile, l’arancino siciliano è ottimo sempre e comunque, in qualsiasi occasione e in ogni momento della giornata.
Per prepararlo non servono che poche e semplici accortezze: tra queste, la giusta scelta del riso è certamente la più importante. Noi vi consigliamo di usare il tipo Originario (noto anche come tipo comune), mescolando anche una parte di riso Roma in modo da ottenere un risultato perfetto e compatto. A questo punto sta a voi scegliere il vostro ripieno preferito: potete optare per il condimento classico alla palermitana – aggiungendo, oltre al ragù, al caciocavallo e ai piselli anche un po’ di zafferano, oppure provare la versione in bianco, insaporendo con prosciutto cotto o mortadella, besciamella e altri tipi di formaggi (per la variante vegetariana sostituite il prosciutto con funghi e verdure di stagione).
Una volta che avrete passato gli arancini nelle uova sbattute prima e nel pangrattato poi, potete iniziare la cottura: usate abbondate olio di semi bollente friggendone pochi alla volta per circa 40 secondi ciascuno. I vostri arancini siciliani sono finalmente pronti per essere gustati: mangiateli ancora tiepidi e, qualora vi avanzino, conservateli in frigorifero per massimo un paio di giorni.
Articolo originale pubblicato il 5 aprile 2019
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