Moda mare green e chic? Sì, con i tessuti riciclati

Andare al mare ed essere ecosostenibili? Si può! Grazie alle nuove fibre per i costumi ricavate da materiali di scarto recuperati negli oceani, come reti da pesca e plastica.

La salvaguardia dell’ambiente passa attraverso l’abbigliamento e arriva anche alla moda mare ma senza rinunciare allo stile e all’eleganza sul bagnasciuga. Sì quindi a bikini, tankini e costumi interi purché siano prodotti con materiali riciclati ed ecosostenibili, derivati dalla lavorazione di vecchie reti da pesca e rifiuti plastici recuperati dagli oceani e dalle spiagge.

L’attenzione dei consumatori e la consapevolezza verso le tematiche ambientali è in forte aumento: la scelta di acquistare costumi da bagno ecologici ha iniziato da qualche anno a farsi sentire sul mercato, tanto da spingere diversi marchi conosciuti ha ideare delle collezioni mare interamente ecosostenibili. Non più solo fibre a basso impatto ambientale come nylon di origine vegetale, il Tencel o il Biophyl, derivate rispettivamente dalla cellulosa e dal saccarosio di mais, ma anche tessuti creati da materie di riciclo al 100%.

In questo progetto si sono impegnati brand come l’italiana Mermezing che utilizza il tessuto ECONYL®, un filo di poliammide 100% rigenerato prodotto da Jersey Lomellina e Carvico o il brand britannico Rixo con Q-Nova, una fibra di nylon ottenuta dalla rigenerazione di materiali di scarto raccolti dalle spiagge. Tutti i nuovi tessuti sono di altissima qualità e riescono ad assicurare le stesse performance delle vecchie stoffe inquinanti realizzate con la poliammide standard.

Anche H&M, Benetton e Yamamay, si sono impegnate nella realizzazione di linee mare oceanfriendly, aderendo anche a programmi per la salvaguardia e la pulizia degli oceani.
In spiaggia, al mare, al lago o in piscina ormai non ci sono più scuse per non essere green anche con solo il costume addosso.

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