
In cucina con Carla Bruni: ecco la sua ricetta per una pasta semplice e gustosa
In un video pubblicato su Instagram, la ex première dame di Francia ci mostra come preparare un piatto di penne ai pomodori ciliegini.
È consuetudine, dopo una parentesi festiva, seguire un regime dietetico appropriato non solo per motivi di linea, ma anche e soprattutto per la salute. Eccovi, quindi, oggi, un secondo piatto di pesce preparato con ingredienti semplici. Non è una ricetta veloce, ma il risultato vi ricompenserà e certamente qualche volta penserete di condividerlo. Come mia abitudine, consiglio del buon vino bianco e, in compagnia e se volete dar tono alla vostra cena o al vostro pranzo, trovo adeguato il vino Breganze – Pinot Grigio Doc, che si sposa benissimo con secondi di pesce, ma è ottimo anche con arrosti di carni bianche e rosse, formaggi piccanti e pollame nobile. Va degustato in calici bordolesi a una temperatura di 16-18°C.
Pulite accuratamente i calamari, facendo attenzione a non rompere la vescichetta dell'inchiostro che in questo caso potete buttare e lavateli molto bene. Staccate i tentacoli dalle sacche, tritateli molto finemente e metteteli in una ciotola con i capperi, il prezzemolo e l'aglio tritati. Fate rosolare questi ingredienti per 3 minuti in 4 cucchiai di olio, aggiungete 2 pomodori pelati, le olive nere snocciolate e tritate, il pane grattugiato. Fate restringere questa salsa a fiamma moderata, poi unite l'uovo sodo sgusciato e tritato. Amalgamate bene gli ingredienti e con questo composto riempite le sacche dei calamari. Cucite l'apertura con refe incolore per evitare la fuoriuscita del ripieno. Tritate la cipolla e fatela appassire in una casseruola con 3 cucchiai di olio, versate i restanti pelati schiacciati e un mestolo d'acqua e mettete i calamari nella casseruola. Salate, pepate, coprite quasi ermeticamente e fate cuocere a calore molto moderato per 1 ora circa. Potete accompagnare il piatto con pisellini stufati o con carote passate al burro e prezzemolo.
Per porzione Calorie 340 Un altro ottimo vino in alternativa Verdicchio Castelli di Jesi Docg Il Verdicchio dei Castelli di Jesi Docg ha un colore giallo paglierino dai riflessi verdolini, da cui deriva il nome Verdicchio; profumi di fiori di biancospino e fiori di campo e un fruttato fresco di pesca, mela e lievi sentori di agrumi. Ha un inconfondibile retrogusto di mandorla amara. La gradazione alcolica minima è di 12,5°. Il Verdicchio dei Castelli di Jesi docg si sposa con tutti i piatti della cucina mediterranea: antipasti, carni bianche, più o meno elaborate, carni bollite,funghi, tartufi, fritti di verdure. Certamente l’abbinamento più classico è quello con il pesce, in particolare con antipasti, risotti e cotture alla griglia o gratinate. Buono anche con le ricette più elaborate che richiedono un vino di forte personalità. Va servito ad una temperatura di 14°-16°C. Se degustato come aperitivo la temperatura ottimale è di 8°-10°C. Una curiosità sulla sua speciale bottiglia a forma di anfora Negli anni Cinquanta un produttore marchigiano lanciò un concorso per trovare una bottiglia speciale, che servisse all’identificazione immediata del Verdicchio, un po’ come un segno speciale di riconoscimento. Un architetto milanese disegnò la celebre anfora e vinse il concorso. Photo Credit: Bristakya via photopin cc
Articolo originale pubblicato il 10 gennaio 2014
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