Saldi estivi 2022, al via in "quasi" tutte le regioni: i consigli per non sbagliare

Al via la fase delle promozioni nei negozi, in cui molti potranno approfittarne per acquistare un prodotto a lungo sognato a un prezzo ridotto. Attenzione, però, alle possibili "fregature".

Il primo weekend di luglio è quello in cui per tradizione partono i saldi estivi e il 2022 non fa eccezione. La regola vale per tutte le regioni, tranne la Sicilia, dove sono iniziati con un giorno di anticipo e il Trentino, dove il via è previsto per il 15.

Alcune differenze, invece, si riscontrano per la fine delle promozioni. I primi a concludere questo periodo saranno i negozianti del Lazio, che lo faranno il 13 agosto, mentre il 16 è la volta della Liguria. Lombardia, Valle D’Aosta, Calabria, Campania e Sardegna chiudono il 30 agosto. Il 31 agosto è la volta del Veneto.

Il 2 settembre sarà la data di fine della Basilicata, il 15 della Puglia. In Piemonte e Friuli Venezia Giulia, invece, gli sconti dureranno quasi tre mesi, finendo rispettivamente il 27 e il 30 settembre.

Come da tradizione, questo sarà il momento che molti hanno atteso appositamente per acquistare qualcosa a cui tenevano in particolare, ma che in piena stagione ritenevano troppo costoso. Del resto, per molti lo shoppping è anche un anti depressivo. Sulla base delle previsioni dell’Ufficio studi di Confcommercio, la stima di spesa per ogni famiglia è pari a 202 euro. L’idea del Codacons, invece, appare leggermente differente, convinto che il caro-bollette possa spingere molti a cambiare i propri piani: in questo caso si parla di una spesa pari a 165 euro a famiglia.

Prestare attenzione a quello che si sceglie diventa fondamentale per non andare incontro a brutte sorprese. Molti commercianti sostengono che un prodotto acquistato in saldo non possa essere cambiato, ad esempio per taglia sbagliata. Questo, in realtà, non è vero. Il negoziante è sempre obbligato a soddisfare la richiesta del cliente.

Non è possibile inoltre rifiutarsi di accettare carte di credito o bancomat. Anzi, ora tutto questo è stato regolamentato dall’apposita legge entrata in vigore il 30 giugno 2022. Il prezzo deve poi essere ben visibile, così come la percentuale di sconto, in modo tale da assicurare massima trasparenza al cliente. Qualora dovesse esserci la necessità di eseguire una riparazione a un capo, il costo è a carico dell’acquirente, a meno che non siano stati stipulati accordi differenti tra le parti.

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